1. INCONTRO AL PARCO


    Data: 24/12/2020, Categorie: Trans Autore: josegon, Fonte: RaccontiMilu

    ... quadrava, tra le gambe c'era troppo spessore, cominciai a dubitare, tremavo, ma non volevo tornare indietro, la guardai negli occhi e lei mi disse di non aver paura, le diedi retta e continuai, abbassi completamente gli slip e trovai tra le sue gambe ben nascosto un cazzo bellissimo, ancora molle ma bello, delicato.Ci riguardammo negli occhi con aria di sfida, di dolce sfida, lei aveva capito che io non ero cosciente del fatto che fosse un trans, la mia inesperienza non mi aveva permesso di capirlo, ma ormai non mi importava, volevo vedere fin dove si poteva arrivare, fino a che punto mi sarei spinto.Lo presi in mano e cominciai a segarlo piano, lentamente, lo sentivo crescere in mano, non era poi così male; in effetti se le donne ne vanno matte un motivo ci deve pur essere. lei volle baciarmi, scoprii poi da adulto che non è una pratica usuale tra le prostitute, ci baciammo appassionatamente per qualche minuto mentre le nostre mani si rincorrevano per tutto il corpo, ci segavamo a vicenda ed era veramente piacevole, mi disse di stendermi sul divano, così feci. lei si alzò e si diresse dietro una porta, tornò con in mano un vasetto e una bustina, poggiò tutto sul tavolino e si posizionò al mio fianco, mi baciò dappertutto fino a tornare a imboccare il cazzo ormai paonazzo dal turgore. mi fece un pompino meraviglioso, quando sentiva che ero prossimo a venire lo stringeva alla base e soffiava sul glande. andò avanti non sò quanto, finchè non si alzò e fece alzare anche me, ...
    ... aprì la bustina e tirò fuori un preservativo che mise tra le labbra e con professionalità lo trasferì sul mio cazzo, si mise sul divano a pecorina porgendomi il vasetto chiedendomi di lubrificarla e di scoparla. ubbidì senza fiatare passai due dita nel vasetto e le passai tra le sue chiappe, mi disse di infilarle le dita dentro il culo e così feci, ne infilai prima due poi tre finchè non poggiai il cazzo e non lo spinsi piano tutto dentro.Era un paradiso, morbido, caldo, mi muovevo piano uscivo quasi del tutto per rispingerlo ancora dentro, il ritmo aumentava e con il ritmo la nostra eccitazione, lei ansimava, mi diceva che ero bravo che la stvo facendo morire di piacere, il mio godimento aumentava e sentivo lo sperma salirmi dalle palle, i colpi erano sempre più forti, io spingevo e lei si masturbava, mi chiedeva di spingere che saremmo venuti insieme, il ritmo aumentava fino a sentire il rumore delle nostre pelli che schioccavano, un rantolo usciva dalla sua bocca segno che stava venendo, aumentai ancora il movimento e sborrai violentemente procurandomi un piacere mai provato fino ad allora; anche lei venne copiosamente tra le sue mani ansimando e sbuffando.Mi accasciai sulla sua schiena prima di rigirami esausto sul divano, eravamo completamente bagnati e stanchi, ma soddisfatti, il trucco era sparso sul suo viso, la pelle era madida di sudore e il cazzo gocciolante le pendeva tra le gambe, io stavo con il preservativo pieno di sborra ma ancora con il cazzo quasi moscio ...