1. Esclusiva vicissitudine


    Data: 15/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Riporto brevemente quanto segue, esponendovi la mia impudica e lasciva situazione, che mi è accaduta precisamente nel mese di settembre ultimo scorso. Mi chiamo Corrado, ho vent’anni anni d’età compiuti da poco, mi ritengo un giovanotto alquanto affabile, divertente e di buone maniere, nella totalità con un’aggraziata corporatura senz’eccessivi né vistosi tessuti muscolari. Al presente non ho giammai avuto un rapporto sessuale con una donna, probabilmente per la condotta causata dalla mia intrinseca introversione, in aggiunta a ciò, cagionato perfino dal mio innato e costante impaccio, per il fatto che quando una ragazza si trovava nei miei paraggi non riuscivo dignitosamente ad approcciarla in modo adeguato, perché abbandonavo subito il campo e timorosamente m’allontanavo. Un tardo pomeriggio, assiduamente concentrato nei miei bui e foschi pensieri, avevo stabilito di recarmi sul litorale poco distante dalla mia abitazione, per svagarmi e per acchiappare in ultimo il gradevole rimanente sole del mese di fine settembre, quando in modo insperato una ragazza dal modo di fare spigliato e per nulla intimorito s’accomodò proprio vicino a me, collocandosi con il telo da mare a ridosso dello specchio d’acqua del litorale. Lei si spogliò subito dei suoi indumenti disinteressata e incurante della mia presenza, cosicché io non persi tempo a sbirciare celatamente attraverso gli occhiali. Quella giovane donna era avvenente e leggiadra, a dire il vero un’incantevole e piacente ragazza ...
    ... con la pelle olivastra con un seno assai ben proporzionato, con dei magnifici occhi blu simili al colore del mare. La ragazza percepì all’istante la mia prolungata occhiata nei suoi riguardi, dal momento che immediatamente ricambiò con i suoi grandi occhi blu, sennonché si sollevò sui gomiti, tenuto conto che al presente era affaccendata nel pigliare il sole senza il pezzo superiore del costume, facendomi un gesto come per avvicinarmi verso di lei. Io m’alzai, lei fece un cenno con la testa di raggiungerla, così io mi diressi verso di lei accomodandomi nei suoi paraggi. Ci presentammo subito conversando all’istante in maniera chiara senza sottintesi, in modo molto spontaneo, lei mi chiese nel contempo in modo candido se avessi potuto gentilmente spalmarle la crema solare protettiva sulle spalle e sopra la schiena. In principio ebbi un lieve tentennamento, dettato e nondimeno scandito sennonché dalla mia sofferta e tormentata individuale timidezza, in seguito frantumati i residui indugi interiori, acconsentii di buon grado non facendomelo ripetere ulteriormente. La ragazza in questione si chiamava Moira, era ammodo, deliziosa e assai seducente per me, le mie mani frattanto digradavano attraverso la sua pelle, scivolando a rilento spalmando la crema da sole, per il fatto che si spostavano inizialmente dalle spalle per concludere il loro tragitto nei pressi dell’orlo del costume. Moira m’ingiunse di passarle la crema anche sulle gambe, intanto che io seguitavo il massaggio dai ...
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