1. Incubo o realtà? ( prima parte)


    Data: 25/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pamts

    ... Iniziò a urlare come un animale selvaggio. Non sembrava nemmeno umano il suono che usciva dalla sua bocca. Era inferocita. Lui di rimando iniziò a ridere a squarciagola, mentre le aumentava il ritmo e azionando la prima ondata di sperma sentendola vicino al primo orgasmo di una lunga serie. La sentiva irrigidirsi e ansimare cercando di trattenersi. Lo faceva impazzire. Per lui in quel momento era una visione celestiale. Aveva atteso quasi sei anni quel momento. Voleva distruggerla, sia fisicamente che emotivamente. Lo aveva fatto soffrire. Ora era il suo turno. Dopo quattro ore e quindici orgasmi era sfinita. Lui ogni tanto le spalmava della crema, massaggiandola delicatamente per farla soffrire ancora di più. A volte le passava dei cubetti di ghiaccio lungo il corpo, altre volte lasciava gocciolare la cera di una candela lungo i punti più sensibili e delicati. Mentre la guardava contorcersi e cercare di trattenersi si era eccitato da morire. Di tanto in tanto si massaggiava il membro duro come il marmo, solo per farle capire cosa la aspettasse. Lei era sfinita, completamente fradicia tra le gambe e sudata. Aveva i capelli che le si attaccavano al collo, e sperma ovunque, perché lui si era ben premurato di spalmargliene un pò anche sul corpo. Era schifata. Esausta. Arrabbiata. Gliela avrebbe fatta pagare ad ogni costo. Anche se avesse significato ucciderlo, o farsi uccidere. Lui spense il marchingegno. Le tremavano le mani e le gambe a causa del impatto al suo sistema ...
    ... nervoso. "Che ne dici. Ti è piaciuto il mio giocattolino?" Le chiese. Notando che nel frattempo si era anche pisciata addosso. Lei non lo guardava. E non gli rispose. "Ok. Non rispondere. Posso vederlo da me. Sei un fascio di nervi, e noto che ti sei anche pisciata addosso. Ahahahah. Molto bene. Mi fa piacere ti sia piaciuto. Ma non ti ci abituare perché domani ti aspetta una lunga giornata. Vedrai come ci divertiremo. Ora lavati quella merda di dosso e datti una ripulita. Poi mangiamo qualcosa e ti riposi un pò. Te lo sei meritato." Le disse lui gentilmente slegandola. Lei era senza forze. Cercò di alzarsi ma le cedettero le gambe e si ritrovò per terra. "Non sono cattivo come credi. Ti serve aiuto?" Le chiese amichevole, e senza aspettare una risposta che comunque non sarebbe mai arrivata, la aiutò ad alzarsi nonostante lei cercasse senza successo di allontanarlo. Lui la accompagnò sorreggendola fino al bagno, dove le aveva già preparato la vasca riempendole d'acqua calda. E lentamente la aiutò a entrarci. Si sedette a pochi metri e la osservò immersa nella vasca. Da un lato gli dispiaceva vederla così, esausta e inerme, doverla torturare. Ma dall' altra se lo meritava. Era la giusta punizione per una puttana come lei. Lo aveva sedotto, illuso, e poi gettato e rovinato come merce avariata. Doveva pagare per questo. Le si avvicinò, la sorresse e iniziò a massaggiarle la testa e il corpo per pulirla. Svuotò la vasca e la riempì di nuovo con acqua pulita. Dopo un' ora la aiutò a ...