Al posto di mia madre
Data: 15/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: erik20, Fonte: Annunci69
Mia madre, mi tocca ammetterlo non è mai stata la classica brava moglie. Anzi, anche se non dovrei esser io a dirlo posso dire tranquillamente che era una vera troia. Nei 18 anni della mia vita aveva già tradito diverse volte mio padre con i personaggi più improbabili. Pertanto, quando un giorno se ne scappò via tra le braccia di un marocchino evidentemente più attirata da quello che questi aveva in mezzo alle gambe che tra le orecchie, né io né mio padre fummo poi cosi sorpresi. Noi, da parte nostra ci dovemmo abituare alla nostra nuova vita da soli uomini. Lui passava tutto il giorno fuori a lavorare, mentre io, una volta tornato a scuola, mi mettevo a fare i lavori di casa, come un bravo casalingo: pulire, cucinare, stirare. In effetti, nonostante tutto non era una cosa che mi dispiaceva particolarmente. Avevo un lato femminile particolarmente sviluppato e la cosa mi piaceva. Col tempo mi feci prendere sempre più dal ruolo: consultavo siti al femminile e di casalinghe cercando di imparare tutto quello che potevo per offrire al mio papà un servizio impeccabile. Gioivo come una mogliettina novizia ogni volta che lui faceva un apprezzamento su qualche buon manicaretto che gli avevo preparato o su come gli avevo stirato le camicie. Mi feci prendere cosi tanto che cominciai anche a emulare mia madre. Canticchiavo canzoni canzonette in falsetto mentre stiravo, sculettavo mentre pulivo il pavimento, facevo gesti equivoci a me stesso quando passavo davanti allo specchio.
Un ...
... giorno ero talmente preso dalla cosa che decisi di fare una capatina nella ex camera dei miei. Aprii l’armadio che ancora era zeppo dei vestiti di mia madre e cominciai a frugare dentro. Accidenti.. sembrava l’armadio di una prostituta per le cose che c’erano dentro.. Alla fine optai per un vestitino corto che a malapena mi copriva il culo. Mi misi anche un microscopico tanga e reggiseno. Mi guardai allo specchio soddisfatto. Ho sempre avuto un fisico molto esile e praticamente avevamo la stessa taglia: il tutto mi calzava a pennello. Decisi che per quel giorno sarei rimasto così tutto il resto del giorno. ;i rimisi a fare i lavori di casa. Purtroppo ero talmente preso dall’eccitazione della situazione che non mi accorsi del tempo che passava. Né sentii mio padre entrare in casa. Quando mi vide, non ebbi tempo di dire o fare qualcosa che mi diede un sonoro ceffone
“ Ma che diavolo stai facendo! “ mi urlò contro. Piagnucolando tentai di giustificarmi, ma lui continuò a tirarmi schiaffi ed insultarmi “ Ho una fottuta checca come figlio! Guardati, sembri una puttana da strada! ” Alla fine, con un tono di assoluto disprezzo mi disse “ Se ti piace tanto sembrare una troietta, allora cosi sia: d’ora in poi ogni volta che torno a casa ti voglio vestito così “. Umiliato dovetti ubbidire e passai il resto della serata vestito a quel modo. Gli servi la cena in silenzio ed in assoluto imbarazzo. Anche lui non disse parola per tutto il tempo. Però ogni tanto notai nei suoi occhi uno ...