Desiderio 2 - i signori sono serviti
Data: 27/12/2020,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69
... disse: “Avanti, fai quello che devi fare … restituiscici quello che noi abbiamo dato ai tuoi padroni. Ti ho visto sai che facevi finta di essere indaffarata solo per passare davanti alla porta e guardare come leccavo le palle al dottor Carlo …” Da brava mogliettina, Cinzia conosce i miei piaceri perversi (invero neppure tanto!) e sa quale intense vibrazioni stimoli in me la lingua di una donna sui coglioni. La cameriera non se lo fece ripetere due volte, si accucciò tra le nostre gambe, e, decisa ma con garbo, le spostò per poter raggiungere gli organi genitali. Con saggezza del tutto orientale, sapeva attendere che il membro uscisse dalla vagina, quindi lo lubrificava umettandolo con la saliva e, mentre quello rientrava, si dedicava ora ai miei testicoli, ora al mio ano, ora all’ano e alle labbra della vagina di mia moglie. Era bellissimo scopare mia moglie mentre quella ci deliziava i genitali con la lingua. E per aggiungere bellezza alla bellezza, “Tirati su la gonna e mostra il tuo maestoso culo incorniciato dalle mutandine di pizzo a mio marito”, le ordinò. E così, mentre mi chiavavo mia moglie sul bordo del letto, con la testa della cameriera infilata ...
... tra le nostre cosce, mi voltai a guardare gli splendidi globi che costituivano le chiappe scoperte della cameriera, effettivamente ornate da splendide mutandine bianche ricamate di pizzo.
Ovviamente venni, ma stavolta non fu la mia moglie a pulire … avevamo una cameriera tutta per noi, e ne approfittammo per farle fare il lavoro per la quale era remunerata: pulire! Seduti uno affianco sul bordo laterale del letto, con la schiena riversa, dapprima infilò la lingua nella vulva di mia moglie, avendo cura di raccogliere tutta la sborra che vi si era infilata. Leccò quindi l’interno delle cosce e, accertatasi che non vi fosse rimasta neppure una goccia in giro, ma soprattutto che mia moglie avesse avuto il piacere che le spettava, testimoniato dal solito sospiro, passò ad occuparsi del mio membro. Mi sporsi allora per toccarle il culo ancora scoperto, ma lei mi fermò dicendo: “No, non è il momento adesso, dia tempo al tempo signore.” Lasciai allora perdere godendomi le ultime sapienti leccate nell’interno coscia. Quindi la cameriera si alzò, si ricompose, si avviò verso la porta della camera salutandoci con il più classico dei “I signori sono serviti!”.
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