L'AMICO SEGRETO
Data: 27/12/2020,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... quarto d’ ora di assalti sempre veloci e sempre violenti, lo sfintere era talmente bagnato e dilatato, che il pene dell’ amico non trovava più alcun ostacolo ad entrare. Il sedere della sua vittima era diventato largo come la figa di una battona, talmente aperto che per rincarare la dose di quella specie di vendetta punitiva, ogni tanto Simone, chiudeva le dita della sua mano, che per fortuna era piccola, e la affondava nel suo ano, fino al polso, senza incontrare resistenza.L’ unica cosa che ancora lo faceva scappare dal maglio dell’ amico era il colpo finale, dato con tutto il peso, perché la punta estrema del cazzone diventava come uno stiletto e gli procurava fitte nella pancia.Allora Lucio che cercava di sfuggire non faceva che trovare una nuova posizione, ma il cazzo rientrava in lui, implacabile.A un certo punto, quando era sul divano senza forze, e tanto per non cambiare, stava prendendo una serie di colpi nel deretano, Simone si sfilò dal culo e gli si parò davanti, masturbandosi il cazzo.Gli intimò: - Voltati e stai pronto, ti voglio sborrare in bocca! –Si sfilò il profilattico, mentre l’ altro obbediva e si girava a faccia in su.Ebbe la conferma della violenza subita appena vide il glande, completamente estroflesso del suo amico.Nonostante la fìmosi non si fosse mai spezzata, la capocchia del ragazzo era tutta fuori dal prepuzio tesissimo e, quasi certamente, doveva fargli un gran male.Si abbatté a quattro zampe sull’ amico e se lo chiavò in bocca, come stesse ...
... sverginando una fanciulla.Venne a lungo e in grande quantità.Lucio, che non lo aveva mai visto così arrabbiato, bevve la sborra senza fiatare e senza un lamento.Mentre ancora teneva in gola il suo cazzo che si calmava e si afflosciava;mentre non si sentiva più il buco del culo per le troppe percosse subite: completamente sfiancato, Lucio si carezzò il glande del cazzo che finalmente aveva trovato un attimo di tranquillità per rizzarsi.Senza vedere niente e senza provare particolare piacere, sentì che anche il suo sperma eruttava dal buchetto, come la lava, lenta erutta da un vulcano.Dopo molto tempo e senza una parola, trovò la forza di alzarsi dal divano bagnato.Gli faceva male dappertutto.Le mandibole erano indolenzite per la forzata apertura a cui erano state sottoposte.A ogni passo gli faceva male il culo.Quando si andò a lavare, lo trovò così sfondato che dubitò avesse potuto mai ritornare allo stato normale.Per la prima volta, provò paura e sgomento per quei suoi strani rapporti omosessuali.Stavolta avevano superato ogni limite e lui temeva di non ritrovare più la sua personalità.Si vestì in silenzio.Simone sembrava un toro che aveva perso le forze, ma non la rabbia.Si salutarono con un ciao.Probabilmente, entrambi dovettero pensare la stessa cosa: “forse questa è l’ ultima volta che lo facciamo”.17Montò in macchina. Era tardissimo.Guidando allucinato verso casa, per la prima volta si sentì non più come un uomo vizioso, ma più come una “femmina” profanata: come una puttana ...