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Menatplay: la meritata ricompensa!!
Data: 28/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
Mentre i cinque mi guardano così a cosce aperte, dalle mie parti si decide di cambiare scena! Simone smonta dalla mia faccia (regalandomi boccate d’aria fresca) e si siede accanto a me. Vedo la sua verga impennarsi: “Puttanella! Vieni a sederti qua sopra, adesso!” Non posso che accettare l’invito. Mi alzo, lo scavalco e lascio che accolgo la sua spada nel mio fodero. Tuttavia, appena mi accovaccio e allargo le chiappe, dal mio buchetto cago il mix di sperma lasciatomi da Antonio e Roberto; il cazzo di Simone viene così lordato dal succo bianco dei due predecessori. Lo spettacolo mi fa andare su di giri e rapidamente. Scendo dal divano e mi inginocchio a ripulire la verga del lift. Il mio gesto lo fa sussultare: “Ma sei affamata! Dai, monta qui adesso che poi ti sazio io!” “Non prima… Slap… Slap… Di aver terminato il lavoro come si deve!!” Simone sorride; mentre Ruggero, avvicinandosi non può che indulgere in complimenti: “Darti dell’ingorda puttana succhiacazzi è decisamente riduttivo…” “Amen!!” rispondo mentre porto a compimento la lucidatura di quel palo enorme che tra poco mi elargirà infinito piacere. Risalgo su di lui e mi lascio infilzare nuovamente. La cappella prima ed il resto della mazza poi, invadono, tirandole, le pieghe rosa dello sfintere. Mi godo la calata centimetro per centimetro, lasciandomi scorrere dentro lentamente quel lungo bastone. Salgo e scendo piano, seguitando a sporcarlo con i residui degli umori che i due monellacci mi hanno ...
... sputato nelle viscere. Il mio amante tiene gli occhi chiusi; il capo reclinato e appoggiato sulla testiera del divano: “Come sei caldo e morbido!” gli sussurro mentre gli accarezzo il petto. Sorride. Intanto, Federico si porta alle mie spalle (deve averlo per vizio…). S’inginocchia tra le chiappe di Simone di modo che, quando io risalgo lungo la sua asta, lui gliela ripulisce dei resti dello sperma che mi esce dal culo, mentre quando ridiscendo va a succhiare la sbroda colata sulle palle. La sua lingua ingorda, titilla anche il mio anellino spalancato che, contraendosi senza soluzione di continuità, sputa altra sborra. Fino al colpo di scena: all’ennesima risalita mi sfila definitivamente. Mi volto giusto in tempo per vedere che agguanta la verga del lift e se la ingoia, assaporando il cocktail di umori. Si alza, me la ripianta in culo con un colpo secco e preciso: “AAAAHHHHH!!!! – urlo per il dolore. Ma è niente in confronto a ciò che provo mentre sento le pareti anali squarciate anche dal suo cazzone - GODOOOOOOO!!!!!!” “Mmmm… Brava!! Godi… Godi… Puttana!!” A qualcun altro intanto dev’essere venuta voglia di verificare l’elasticità dei miei tessuti anali perché sento interporre un dito tra i due cazzi che già accolgo. E al primo dito se ne aggiunge un secondo: è Luigi che, guardandomi sogghignando, ha deciso di farsi carico dell’esperimento. Mi volto verso di lui e Federico. Il mio sguardo lussurioso li esalta; per rincarare la dose, mi umetto le labbra e ...