1. Due pompe e una leccata dietro...


    Data: 28/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: sportivobsx

    Una notifica mi avvisa che qualcuno mi ha scritto su grindr. Clicco sul menu a tendina e la leggo. È un ragazzo sulla trentina che mi chiede cosa stia cercando. Gli rispondo che non cerco nulla di che, qualche conoscenza e se poi viene dell’altro ben volentieri. Lui, invece è più diretto. “Fai pompini?”. Gli rispondo che certo che sì, che adoro il cazzo e mi piace un sacco leccarlo e succhiarlo tutto per bene. “Succhi anche le palle?”. Ovvio... mi domando per chi mi abbia preso, magari è il classico finto etero fidanzato con una ragazza che lo succhia poco e pure male e che non sa minimamente come si succhia per bene un bel cazzo.
    
    Dopo qualche altra informazione mi chiede quando sono disposto a prenderglielo in bocca. Sinceramente non mi interessa più di tanto in quel momento, troppo diretto per i miei gusti e poi non sono il tipo da combinarle ste cose, preferisco capitino sul momento che sono molto migliori e più intriganti, su quella app cerco esclusivamente conoscenze. Lui insiste, mi manda un paio di foto del suo fisico e del suo viso.
    
    Beh niente da dire, un bel ragazzo, un bel fisico tenuto e curato, il classico maschio, moro e di corporatura media. “Allora me lo succhi?”, insiste. Gli rispondo che quando si può combinare si può fare. “Ora, tra brevissimo. Lavoro in una catena di abbigliamento, c’è poca gente subito dopo pranzo, ti porto nel retro e me la fai. Dai che ho voglia” e mi allega la mappa con la sua localizzazione. Non molto distante da me, il tipo ...
    ... mi intriga, mi è venuta voglia e quindi accetto.
    
    Docciato da poco e con indosso una tuta, mi metto le scarpe, il giubbotto ed esco. Tre fermate di bus e sono nei pressi del negozio di abbigliamento a due piani. Entro, primo piano abbigliamento da donna e cose per la casa, uomini al secondo, quindi salgo le scale. Non conosco bene quel posto, ci sono stato qualche volta ma diverso tempo prima e non ricordo granché. Mi guardo attorno, non c’è quasi nessuno, una coppia di anziani, un altro signore intento a guardare i giubbotti e un signore sulla 50ina alla cassa. Passeggio un po’ finché non lo vedo. Lorenzo è in fondo che sta sistemando una pila di magliette. Mi avvicino, mi riconosce e mi sorride. Si guarda intorno, gli sono quasi vicino e mi mormora “so come ti posso aiutare”.
    
    Mi viene da ridere. Mi dice di aspettare un attimo, fare un giro, poi lui va dietro che c’è un magazzino, io di stare attento e quando non mi può vedere nessuno passare dietro, entrare e chiudere facendo piano.
    
    E così mi ritrovo in uno sgabuzzino, medie dimensioni, pieno di scatoloni ai lati e in parte anche in mezzo, con etichette varie in giro. Mi tolgo il giubbotto, lui mi guarda e mi chiede se mi va. “Certo”, se no cosa venivo a fare mi dico tra me e me. Lui indossa un maglione nero, dei calzoni abbastanza aderenti marroni e delle scarpe scure. Senza perdere tempo mi metto di fronte a lui e mi inginocchio.
    
    Prima di lasciarmi fare con una mano lui si tocca vigorosamente il pacco dai ...
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