La figlia del mio amico
Data: 16/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... centimetri da me.
Lei è immobile, lascia che sia io a condurre il gioco.
Inizio a baciarle quei giovani seni acerbi, poi inizio a succhiarli come avessero del nettare al loro interno ed infine con la lingua gli stimolo i turgidi capezzolini.
Decido quindi di passare ai piani bassi, inginocchiandomi davanti a lei.
La guardo fissa negli occhi mentre dolcemente le sfilo i pantaloncini.
Prima di gettarli da qualche parte, li uso per pulire le lunghe gambe lisce dallo sperma che le avevo schizzato qualche secondo prima.
Ora la sua fica è davanti ai miei occhi, una leggera peluria la copre verticalmente
Martina nuda è davanti ai miei occhi, la sua bellezza acerba mi pervade!
Il mio cazzo pulsa all'impazzata, non perde per un solo secondo la sua erezione ed inizia a reclamare un posto dove liberare il suo carico di sperma.
Avvicino il mio viso tra le sue gambe, verso la sua intimità.
Non ha una peluria pronunciata, ma abbastanza per eccitarmi più di quanto già non fossi.
Infilo tutto il mio viso in mezzo alla sua fica, il mio naso si posiziona tra le sue grandi labbra che odorano di pulito, di fresco.
Gioco con il suo giovane e forse inesplorato posto più intimo.
Sfrego il mio naso sul suo pelo vellutato poi nello spacco delle grandi labbra, e provo a leccare le sue profondità.
La lecco, la lecco a fondo, la insalivo tutta, tra le mie labbra prendo il giovane clitoride, estirpandole gemiti di piacere mai provati prima
Lei è immobile, si ...
... lascia guidare nella scoperta del piacere.
La mia lingua sembra volere penetrarla da quanto l'affondo
La sento umida, fradicia come un panno inumidito da poco e poi sento uscire dalla sua bocca un forte gemito unito ad uno spasmo incontrollato della sua fica.
L'orgasmo è talmente forte che per un secondo le sue gambe cedono e Martina è costretta a poggiare le sue mani sulle mie spalle per non cadere.
La guardo in faccia, è sudata, è rossa, ma non per la vergogna, stava godendo ed anche io ero giunto al limite, le palle doloranti erano un chiaro segno che le stesse andassero svuotate.
Sono di nuovo in piedi, prendo la sua testa tra le mani e mentre la bacio ripetutamente, guido il suo fisico sul letto.
Adesso Martina è completamente sdraiata, sembra una statua di marmo per quanto è bella.
La sua pelle d'alabastro mi abbaglia, il desiderio aumenta esponenzialmente in me
Mi sdraio accanto a lei, la bacio con passione, mentre con una mano le accarezzo la sua giovane fica umida.
Faccio scivolare il dito medio su e giù lungo lo spacco, la mano è fradicia dei suoi umori, smetto di baciarla per concentrarmi tra le sue gambe e delicatamente inserisco il mio dito dentro di lei.
-”fai piano “ mi dice, tenendo gli occhi chiusi; temo di intuire ma non voglio, non può essere ancora vergine penso, è così bella e desiderabile
La masturbo dolcemente con la falange, la tocco come si tocca un cristallo prezioso
La sento godere di nuovo, questa volta il suo ...