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Un ottimo inizio di giornata
Data: 29/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: executive_2005
... crescere, il suo uccello farsi gonfio e duro. Con le dita raccoglia il mio seme dal vetro, e non capisco perchè, ma basta poco ed il mio interrogativo è presto svelato: mi gira risolutamente e....con la mano ( quella mano) inizia a massaggiare il mio buco, inumidendolo e nutrendolo con il mio sperma, indugiando con il dito, che entra ed esce, entra ed esce. Poi è dietro di me, mi sento spingere contro il vetro, accade tutto improvvisamente: è dentro di me. Lo sento sospirare, il suo respiro sul mio collo, le sue mani dapprima sulle mie spalle, poi sui fianchi, poi sul mio uccello , che nel frattempo si è inevitabilmente addrizzato un'altra volta. Percepisco le sue labbra sul mio collo, con la lingua mi lecca delicatamente la schiena, si appoggia quasi a volermi abbracciare. E' una sensazione strana, ma bella. Le spinte si fanno più intense, mi sento premere contro il vetro, ma anche verso l'altro, come un pesce preso all'amo ( e che amo! ). I vetri della doccia si appannano, ed in quei momenti l'odore di piscio, sborra e sudore mi fanno l'effetto del più potente degli afrodisiaci. Continuiamo per un bel pò, ed assaporo quelle sensazioni con un inaspettato piacere. Poi mi appare chiaro: lo voglio! Le mie mani spingo Marco fuori da me, mi giro con calma e mi abbasso. Il cazzo è gonfio, le vene in rilievo, le palle tese e dure. La mia lingua rende omaggio a tanta bellezza: lecco avidamente le palle, l'asta nodosa del cazzo, indugio più in basso, mi inebrio ...
... dell'odore del sesso, faccio mio il sapore del sudore. E' il momento: la mia bocca si chiude sulla cappella di Marco, tesa e gonfia, oscillando avanti e indietro con movimenti via via sempre più ampi. Riesco a prendere in bocca quasi tutta la verga di Marco, che nel frattempo mugola piano; sento i suoi peli sfiorarmi il naso, con le mani gli stringo delicatamente le palle, accarezzo il suo culo peloso, le cosce, cerco le sue mani. Continuo in silenzio, con il gorgoglìo della mia bocca piena ed i suoi sommessi lamenti. Ci siamo: se prima era duro, ora il cazzone di Marco è indescrivibile; le sue mani su di me imprimono un ritmo che solo l'orgasmo imminente può dettare, e dopo un brevissimo ma interminabile attimo, con un ruggito sordo mi esplode in bocca con tutta la sua potenza. Sento uno, tre, cinque schizzi sul palato, la bocca riempirsi, un calore strano; devo ingoiare, voglio ingoiare; lui continua a muoversi, via via sempre più lentamente. Allento la presa, socchiudo le labbra continuando a succhiare delicatamente, cercando di non mandare sprecata neanche una goccia di quel liquido strano ma meraviglioso al tempo stesso. Il respiro di Marco si fa più regolare, meno ansimante. Sono sudato, e anche lui lo è. Sento il bisogno, ancora in ginocchio, di aderire a lui, di abbracciarlo. La mia guancia si appoggia alla sua pancia, mentre con le braccia lo stringo. Solo per un attimo me ne vergogno; l'attimo successivo penso che sia bellissimo. Ecco, penso tra me: ...