1. L'amore ai tempi delle corna


    Data: 30/12/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: efermi, Fonte: Annunci69

    Nel chiacchiericcio, tra una pietanza e l’altra, si rideva e si scherzava. Io le ero accanto e lui di fronte. Aveva negli occhi lo stesso luccichio dei primi tempi da fidanzati. Si scambiavano occhiatine e sorrisetti. Arrossamenti e occhi abbassati. Lui era sempre più audace, ed io sempre più silente. Lei magnetica. Era tanto tempo che non era così bella e la conversazione a tre diventava mano a mano un dialogo a due.
    
    Quando, tra gli spaghetti allo scoglio e la frittura, lui andò in bagno lei mi disse grazie. Mi disse che mi amava tanto, che ero il suo amore unico e le stavo facendo un regalo bellissimo; mi prese la mano “senti amore, senti che lago”. Io ritrassi le dita bagnate quasi subito, guardandola con lo stupore di un gesto che mai le avevo visto fare.
    
    Dopo il caffè e l’amaro lui mi disse “paga il conto che noi ci avviamo fuori”.
    
    Cercai in lei un cenno d'intesa e mi fece capire che, si, io dovevo andare, da solo, a pagare il conto e loro, insieme, si sarebbero avviati fuori. Non avevo immaginato che sarebbero andati mano nella mano. Il cassiere quando mi vide mi chiese se stavo bene. Non risposi. Sotto la coltre dello spaesamento c'era un’ eccitazione strana, diversa. Nuova.
    
    Pagato, uscii fuori. Stavano abbracciati con le teste distanti, ma i corpi ben aderenti, a ridere di non so cosa. Forse di me? Non lo so. Non so nemmeno se sono convinto di continuare a giocare, ma come potrei interrompere tutto questo? Non saprei come e non ne avrei nemmeno il ...
    ... coraggio, pensai. “ vai a prendere la macchina tesoro” mi fece lei mentre stavo imbambolato a guardarli.
    
    Mentre andavo pensai che avevo immaginato tutto diverso. Mi ero immaginato di essere più coinvolto. Credevo che sarebbe stato un gioco “ di gruppo”; invece tra loro era nata un'intesa difficilmente prevedibile. Ed io? Che potevo fare, oltre avere il privilegio di osservare tutto? Infondo lei mi ama, mi dissi. Me lo ha detto anche stasera. Mi ha ringraziato. Sono un marito fortunato, infondo. Ho una moglie bellissima, che mi ama, e che ha accettato di infilarsi in una situazione in cui io l'ho spinta. Io le ho chiesto di conoscerlo. Io ho dato a lui il suo numero. Io ho confidato a lui cosa le piace e cosa non. Lei ha solo accettato. Cosa posso volere di più? Solo, non credevo di essere qui in macchina, solo, andando a prendere loro due.
    
    Si erano incamminati verso di me, per farmi fare meno strada con la macchina, forse. Lo scoprii quando li trovai lungo la strada, lei appoggiata con la schiena al muro di un palazzo e lui addosso che la baciava tenendola per le mani. Potevo quasi vedere le loro lingue intrecciarsi. Potevo quasi sentire nel naso il suo odore. Quello che normalmente emana quando è così eccitata e bagnata. L’odore intimo della mia donna, che adesso lui baciava sul collo e le faceva tenere la bocca aperta e gemente.
    
    Mi fermai con la macchina e li chiamai. Invano. Li chiamai di nuovo. Niente. Chiamai mia moglie per nome “Rossella…Rossella…?” Niente. Erano ...
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