1. Il ragazzo del luna park


    Data: 31/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe

    ... e con i soliti pantaloncini che aderivano perfettamente al suo pacco, completamente bagnato di sudore. Anche lui mi vide e per un attimo ebbe un’esitazione. Pensai che volesse tornare indietro, invece mi salutò con una mano, si abbassò d’un colpo i pantaloncini e le mutande e cominciò a pisciare lì, davanti a me. La testa cominciò a girarmi e crederti di svenire: il suo cazzo era perfetto. Era ancora moscio ma si intuiva già che era molto largo. Avevo gli occhi fissi sul suo arnese che pisciava e non mi ero accorto che lui invece stava fissando me. Finita la pisciata rimise il cazzo nei pantaloni e io tornai in me. Mi buttai in ginocchio ai suoi piedi come la peggiore delle troie e cercai di abbassargli i pantaloni. Ma lui mi bloccò. Mi disse di essere sposato e che, nonostante i suoi 26 anni, aveva già 2 figli. Mi fece alzare, mi prese per una mano e mi condusse in un posto più riparato. “Adesso puoi inginocchiarti!”, mi disse ancora. Non me lo feci ripetere due volte: mi buttai a terra e gli abbassai pantaloncini e mutande. Mi fiondai con la faccia sul suo uccello cercando di respirarne tutto l’odore. Piano piano cominciò a diventargli duro e potei ammirare tutti i suoi 20 cm, spaventosamente larghi. Cominciai a leccargli la cappella ancora bagnata dalla precedente pisciata e a toccargli le palle, leccai tutta l’asta per gustarmi tutto il suo sapore ma lui mi spronò a fare in fretta perché non aveva molto tempo. E così lo ingoiai tutto, succhiandolo come un forsennato. ...
    ... Lui cercava di godere piano per non farsi sentire ma si intuiva che aveva voglia di sborrare al più presto. Mi afferrò per le orecchie e cominciò a scoparmi forte la bocca. Ci sapeva fare davvero. Poi però si fermò e temetti che volesse andar via per paura che qualcuno lo scoprisse. Invece si sfilò completamente i pantaloncini e le mutande, mi fece alzare, mi girò, mi appoggiò ad un albero, mi sollevò la gamba destra e mi penetro. Con forza, brutalmente. Tutti i suoi enormi 20 cm entrarono in me in un colpo solo. Provai un dolore lancinante. Lui lo capì e si fermò un attimo per darmi il tempo di riprendermi. Poi però appoggiò il suo corpo sudato alla mia schiena e cominciò a pompare come un pazzo. Sentivo il mio culo che si apriva sotto i colpi del suo bellissimo uccello. L’odore del suo sudore mi stava mandando in estasi e così sborrai dopo poco sul tronco a cui ero appoggiato. Ma lui non si perse d’animo. Continuò a scoparmi il culo grugnendo come un maiale, fino a quando lo sentii ansimare più forte, segno evidente che stava per venire. Scarico dentro di me tutta la sua sborra, restò ancora un attimo fermò per riprendersi e poi uscì da me. Sì pulì l’uccello con delle foglie, si rivesti e se ne andò tra i cespugli, così come era arrivato. Io rimasi lì, col culo grondante di sborra e completamente rotto dal suo cazzo. Mi portai una mano sul buchetto, raccolsi la sborra che ne usciva e me la portai alla bocca. Volevo sentire che sapore avesse la sborra del mio bel ragazzo del ...