1. 085 - L'ingenua e sprovveduta Alice educata dal fratello


    Data: 02/01/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Successe nel 2004, mio padre morì in un tremendo incidente stradale e la nostra sorellina Alice, di soli dieci anni, che era in macchina con lui, fu ricoverata in ospedale in coma profondo. Vennero improvvisamente a mancare, oltre agli affetti più cari, anche il necessario sostentamento economico. Rimanemmo mio fratello gemello ed io assieme a nostra madre, gli unici che potessero contribuire attivamente al mantenimento della famiglia e ai vari pagamenti che erano in essere in quel momento. Io mi chiamo Loris e il mio gemello si chiama Dario, al momento dell�incidente avevamo quattordici anni. Da quel momento cercammo un lavoro e fortunatamente lo trovammo, naturalmente in nero, e iniziammo così a imparare il duro mestiere del barista, ci alzavamo presto al mattino e la sera, stanchi e distrutti, andavamo a scuola per proseguire gli studi. Anche mamma Romina, si mise in moto ed essendo lei contabile d�azienda trovò un lavoro presso una ditta che commercializzava elettrodomestici. Lei, tutti i santi giorni, appena usciva dal lavoro, si recava in ospedale per assistere fino a tardi nostra sorella, che non si risvegliava più dal coma.Dopo otto lunghi anni di completa assenza dalla vita, quando ormai noi tutti eravamo rassegnati a vederla vivere in modo esclusivamente vegetativo, nostra sorella decise improvvisamente di risvegliarsi. Il primario del policlinico telefonò alla mamma comunicandole la lieta novella, lei chiamò noi e insieme ci recammo velocemente in ospedale. ...
    ... Appena ci vide, fu come non fosse mai successo nulla����..�Ciao mamma, come mai mi trovo qui? Ma quanto siete cresciuti voi due���La salutammo e l�abbracciammo con le lacrime agli occhi, fu uno dei momenti più commoventi ed esaltanti della mia vita e credo che lo sia stato anche per Dario e per la mamma.Con Alice parlammo a lungo quel giorno, lei era come se, nella sua mente, quegli otto anni non fossero mai passati. In ospedale, l�avevano seguita in modo continuativo e quotidianamente avevano provveduto a praticargli la ginnastica passiva. Pertanto i muscoli del suo corpo erano sufficientemente allenati e dopo gli indispensabili controlli, e un periodo di rieducazione fu dimessa.Venne a casa e noi eravamo preoccupati non tanto delle sue condizioni fisiche, che si andavano pian piano normalizzando, ma eravamo impensieriti dallo stato in cui versava il suo cervello. Non che fosse cerebrolesa, anzi, i medici avevano dichiarato, che Alice possedeva una intelligenza superiore alla media; chiaramente le mancava la giusta maturità che in quegli otto anni, per forza di cose, non aveva potuto in alcun modo acquisire. Il primario ci aveva comunque tranquillizzati, Alice sarebbe stata in grado di apprendere molto velocemente, assorbendo come una spugna ogni seppur piccola esperienza futura. Comunque, ci accorgemmo, che anche la situazione a livello di deambulazione era ancora abbastanza precaria. Pertanto, la mamma, io e Dario, ci riunimmo in un summit, per decidere chi avrebbe dovuto ...
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