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Quella volta in città
Data: 04/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: xamil65
Sono passati molti anni, una ventina, ma ricordo benissimo questa situazione. Penso che per dimenticarla dovrei perdere la memoria. Era estate, caldo afoso in città. E anche le nottate non erano da meno: voglia di dormire poca, neppure dopo una lunga giornata di lavoro ed una serata di chiacchiere con gli amici. Così, accaldato, percorrevo verso casa in macchina un viale della mia città, confuso insieme ad altre auto, poche a quell'ora: saranno state circa le due di notte. Tra un semaforo e l'altro notai una persona che guidava tranquillamente nella mia stessa direzione. Semaforo rosso, praticamente affiancati: mia rapida occhiata. Anche lui però guarda... Penso: bel tipino! Altro pezzo di strada, altro semaforo rosso. Altra occhiata, stavolta meno sfuggente, giusto un attimo di più quasi a far capire che non era casuale dove puntavo lo sguardo... E mi ritrovo con i suoi occhi nei miei. Una frazione di secondo più del dovuto. Ma sufficiente ad essere percepita. Semaforo verde, riparto. Con qualche interrogativo di più in testa. E contemporaneamente dandomi del cretino a pensare che... Percorriamo circa duecento metri (quella strada quando la ripercorro ancora oggi mi fa tornare alla mente sempre questa situazione!), rotonda e poi di nuovo semaforo, stavolta verde. Svolto per la mia direzione e un "flash" mi appare dal retrovisore: la sua alfa 146 verde bottiglia rallentando emette ancora un paio di velocissimi colpi di abbagliante, per poi proseguire ...
... in una direzione diversa alla mia su altro corso. E' un attimo, sento caldo dentro di me e decido: al prossimo semaforo torno indietro e vuoi vedere che... ma no! Figuriamoci... Ma decido di provarci lo stesso, al semaforo successivo torno indietro, rieccomi alla rotonda, imbocco la strada che gli avevo visto prendere e inizio lentamente a percorrerla. Non devo fare troppa strada: poco dopo, a centro strada vicino al viale alberato centrale tra le poche auto in sosta lo vedo: macchina accesa, fari accesi, lui fuori dalla macchina con la porta aperta che guarda nella mia direzione. Che faccio? Proprio non me l'aspettavo anche se in fondo lo speravo... Decido di rallentare e lo guardo: più o meno avrà la mia età, fisicamente sembra fatto come me, insomma giovane e fatto discretamente bene, indossa maglietta polo bianca e pantaloncini a quadretti. Ordinato tranne nei capelli: scompigliati in quel biondo scuro che di notte tende al castano. Che gli danno un tocco di selvaggio in un corpo e in abiti che paiono appartenere ad un signorino perfettino. Lo supero e vedo che poco più avanti ci sono altri posti liberi: rallento e mi fermo, stando in macchina col motore acceso. Abbasso tutto il vetro e metto fuori il braccio. Lo guardo dallo specchietto e lui mi vede; sembra spazientito, poi risale in macchina. Ma sta fermo lì. Qualche minuto, poi riparte, mi sorpassa lentamente senza guardarmi ma vedo i suoi "stop" accendersi: e di nuovo si ferma, poco dopo di me. ...