1. Quella volta in città


    Data: 04/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: xamil65

    ... Scende subito e non mi guarda ma con fare disinvolto fa un gesto chiaro, anche se girato di spalle lo intuisco bene: si piazza tra gli alberelli, slaccia i pantaloni e inizia a far pipì. Sento anche il rumore del liquido cadere tra l'erbetta rinsecchita dal sole cocente del periodo.
    
    Penso che sia azzardato in quel che fa ma poi rifletto: poche macchine, notte fonda, se gli scappa che male c'è... ma certo la situazione è curiosa.
    
    Finisce di fare i suoi bisogni e per ricomporsi che fa? Si gira nella mia direzione, occhi al cielo, fare sicuro ma fa tutto con una lentezza disarmante; sembra non trovare posto a quell'arnese che a malapena intravedo ma che sembra non trovare la sistemazione comoda in quelli che intuisco essere dei boxer aderenti. Penso: e che sarà mai? Perchè ci mette così tanto a ricomporsi? Sono attimi che sembrano eterni ma lui fa tutto con calma, molta calma.
    
    Sembra un film al rallentatore. Boxer, pantaloni, bottone, cintura, maglietta: controlla che tutto sia in ordine e al suo posto, poi le mani in tasca. E con le mani in tasca, finalmente tira su lo sguardo: dritto nella mia direzione.
    
    E deciso si incammina verso di me.
    
    D'istinto tiro su il vetro del finestrino e controllo se le porte son chiuse: sai mai che sia un pazzo!
    
    Si avvicina e ...
    ... continua a guardarmi, sembra con fare serio, cupo. Penso che ho sbagliato tutto e che meno male ho lasciato il motore acceso così appena si dovesse avvicinare troppo alla macchina parto e via!
    
    Invece no, sempre camminando tira fuori una mano dalla tasca, estrae un pacchetto di sigarette e con l'altra mano, avvicinandosi, fa un cenno come per dire: hai da accendere? Intanto è accanto alla mia auto. E non sono ripartito.
    
    Fingo di non capire, sempre col vetro chiuso e allora lui esplode in un sorriso e mi dice: HAI DA ACCENDERE? Sempre con un sorriso bellissimo, che gli illumina anche quella testa bionda che ora vedo meglio. E' veramente un bel ragazzo, ci avevo visto giusto.
    
    Tiro giù un pezzo di finestrino e gli rispondo. "Sì certo".
    
    E gli passo l'accendino dal piccolo pezzo di finestrino abbassato. La accende voltandosi, si rigira nella mia direzione e mi dice "grazie, perchè non scendi a fumarti una sigaretta con me? Così magari eviti di fare il contorsionista con la mano per riprenderti l'accendino".
    
    E parte una risata dolcissima, dagli occhi che intuisco di un verde intenso più che dalla bocca.
    
    E' quello che aspettavo: veder ridere i suoi occhi.
    
    E scendo.
    
    Mio primo racconto. Ed è una storia vera. Se vi è piaciuto continuo, se non vi è piaciuto...peccato!
    
    . 
«12»