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Ventenne ma divisa mi sceglievo gli uomini, ora lui ha scelto me
Data: 07/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: chiodino
Ritrovare il mio diario tra tante cianfrusaglie mi lascia perplessa, ero convinta di averlo smarrito, buttato, non ci pensavo da anni. Avevo cominciato a scriverlo il primo del l' anno, era un dono di Natale di non so più chi. Sulla pagina interna di copertina il mio nome e la data: Anita... 1 Gennaio 1955, avevo solo venti' anni. Più sopra una mia fotografia in un abito adatto al posto e l' evento. Ero magra, quasi scialba direi, ma ero giovane...e non brutta. Meglio comunque se non ricordo male, di molte delle ospiti del Circolo in questione quella ultima notte del l' anno.Stavo per disfarmene ed invece lo nascondo in un posto sicuro. Quanto conteneva certo non tornava a mio onore anche se avevo scritto ben poco. Spunti che potevano dire qualcosa solo a me. Minorenne ma emancipata con il matrimonio di un anno prima, di fatto già separata da mio marito, quella notte avevo fatto l' amore con un altro uomo, il primo amante della mia vita. Non ricordo dove fosse Gualtiero, mio marito appunto, o che palla avesse inventato per andarsene per i fatti suoi. Neppure ricordo dove mi abbia portata il mio amante, non in un albergo come per qualche momento avevo temuto terrorizzata, ero minorenne. Era un uomo, tutto qua, io volevo un uomo, per ripicca sopratutto. Certo non era troppo vecchio e neppure brutto. Ne fui molto soddisfatta pur decidendo prima ancora di montare sul taxi del rientro a casa di non vederlo mai più. Avevo deciso anche che non avrei mai più fatto una cosa del ...
... genere ma rapidamente e solo con qualche titubanza cambiai idea. Con Gualtiero comunque era finito tutto, senza chiasso appena poche settimane più tardi. Lui definitivamente a Roma ed io qui. Allora di divorzio non se ne parlava neanche.Sapevo da poco che non potevo essere ingravidata, non esistevano malattie di quel genere che una puntura non sconfiggesse immediatamente...mio marito ormai viveva definitivamente a Roma, per lavoro, e stava facendo una brillante carriera. Serviva solo prudenza. Sceglievo uomini bellocci ma non avevo troppe pretese in questo. Dovevano essere amanti assidui ma non soffocanti, assolutamente discreti. Felicemente sposati e con prole. Discreti quindi anche nel loro interesse. Accettavo solo doni simbolici di poco prezzo. La scelta non era veloce e neppure facile, tanto che iniziavo spesso a guardarmi attorno quando ancora frequentavo con piena soddisfazione di entrambe il letto di un altro...Se superavano la prima o le prime prove li tenevo per qualche tempo, fin quando sentivo il desiderio reciproco affievolirsi.E' quanto percepisco da qualche tempo. Il mio amante, fin troppo focoso, famelico anzi a l' inizio, dopo una sveltina, tale giudico una oretta o poco più a letto insieme, ha sempre, da qualche tempo almeno, necessità od impegni...segno non difficile da interpretare. Non traccheggio mai a questo punto e mentre lo bacio con un arrivederci penso come sbarazzarmene. In genere è facile, adattandomi alla situazione, alle necessità. A volte persino ...