1. Le foto di Aurora.


    Data: 10/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... tutto, le chiesi con le lacrime agli occhi se fosse stato usato. -Che stupida!- Questa era stata la sua affermazione, poi la sera rilessi i biglietti di auguri, sciagurata come sono mi fiondo sempre sui regali e dimentico gli auguri. -Con affetto, buon Natale amica. L'ho provato prima di regalartelo visto che abbiamo la stessa taglia, a me andava bene- Era stato solo un simpatico regalo, non era così perversa da dirmi di averlo messo per farmi eccitare. Proprio lei? No. Non erano questi i mezzi che usava per eccitare. La sua era un'eccitazione di sfumature. Ti lasciava in quello stato, in quella sottile insenatura tra il malizioso e il gesto fatto con primizia e ingenuità. Era questo che ti eccitava di lei, il dubbio in cui ti lasciava. Eppure quella notte, a casa dei miei, non riuscii a prendere sonno. Annusavo quel completino cercando i suoi odori, il suo mare e l'Asia. Tra il sonno e la veglia mi parve di sentirli quei profumi di femmina, sguazzai in quella illusione sibilando il suo nome col cuscino tra le gambe e le mutandine tra le mani. Iniziò a cambiare lo capii il giorno in cui trovai una lunga sigaretta consumata in un posacenare. Non c'era mai stato un posacenere! Le sue fotografie non erano più in ordine, iniziò ad uscire di sera. Iniziava a contraddirsi perché mi aveva sempre detto che di sera le foto non le venivano bene come di giorno. Non era amante del buio, ero stata sempre attenta a questo suo aspetto. Se non ami il buio o non ci vuoi stare, oppure lo ...
    ... brami ed hai paura della sua forte attrazione. Trovai la prova, quando sostituì l'edizione de 'Il Piccolo Principe' di Antoine de Saint-Exupéry con i testi di Oscar Wilde. Iniziò a sporcarsi meno col cibo, mangiava poco, e si contemplava. Ore davanti allo specchio. Non era più eccitante ma diversamente iniziava ad arrapare. L'arrapare è una forma di eccitazione voluta e prodotta da trasgressioni di modi e costumi, non era cosa sua. Restò bella, aggiunse al tutto il potere della provocazione. Non chiudeva la porte del bagno. L'aveva sempre fatto, così era stata educata. A me la voglia di lei non certo era passata, un giorno aprendo la porta la trovai. Era a tu per tu con la sua intimità. Era un masturbarsi violento, a gambe divaricate con tutta una mano. Non si scompose, questo mi preoccupò, le chiesi scusa e lei mi fece cenno di uscire. Obbedii, quasi scossa. Mentre mi allontanavo sentii la porta aprirsi. Era veramente arrapante (non userò più eccitante, non glielo posso attribuire in questa fase) aveva una canotta bianca ed era completamente nuda giù. Le guardai la fica, era ancora usata. Rossa e piena di succhi di sesso, la conoscevo bene. Ci pensavo spesso a come era fatta, pensavo a leccarla, a giocarci. Ma in quel momento mi parve diversa, mi sembrò la fica di una puttana, di una che ne ha fatto di sesso e ne vuole ancora. -Ti va insieme, sul letto?- Non potevo dirle di no, ovvio che mi andasse. Unimmo i nostri letti e ci stendemmo lì, le presi i ricci scuri tra le mani ...