1. Jezabel - capitolo 8


    Data: 11/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... sbottonai del tutto la camicetta per infilarle una mano nel reggiseno, trovando il suo capezzolo già turgido per l'eccitazione. La feci allora appoggiare contro la scrivania per poi far scivolare una mano in quel sottile spazio che c'era fra le dita e la sua passera."Lo sai che mi fai impazzire." le dissi staccando per un attimo le labbra.I suoi baci si fecero via via sempre più audaci, sino a quando le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsi lasciandoci quasi senza fiato.La lasciai giusto il tempo di far scorrere la zip del mio vestito che cadde a terra, lasciandomi con la sola lingerie, un completo in seta e pizzo viola che lasciò basita la mia giovane amante.�Sei bellissima...� disse con voce estasiata.�Stai zitta e spogliati.�Non feci in tempo a finire quella frase, che Teresa entrò nel mio ufficio.�Mi hanno detto che c'&egrave un �.� disse tutto d'un fiato prima di vederci seminude �Ma vedo che stai risolvendo...��Teresa non trovi che questa ragazza non sia uno schianto ?� feci finta di chiedere alla mia socia mentre le facevo l'occhiolino.�Direi una gran fica, anzi visto che sono qui mi fermo un attimo.� mi rispose prima di baciare Elisabetta.�Se vuoi unirti a noi prima devi spogliarti.� dissi allora a Teresa spostandola quel tanto che basta per impadronirmi nuovamente della bocca della ragazza �Inoltre la sua fica &egrave mia.�Elisabetta ormai eccitatissima, si sfilò gonna e slip prima di sdraiarsi sulla scrivania in attesa delle nostre attenzioni.Mentre Teresa la ...
    ... baciava in bocca e sul seno, io iniziai a leccarle la passera con lunghi e lenti passaggi della lingua fra le sue labbra intime. La marchesina godeva così tanto che il solo tenerle le gambe aperte diventò un problema, e Teresa su quasi costretta a sdraiarsi su di lei per permettermi di continuare il mio lavoro.�Lasciane un po' anche a me.� mi disse Teresa avvicinando la sua bocca alla fica di Elisabetta.Le lasciai spazio, ma solo per poter infilare un paio di dita dove lei ora passava la lingua.�Guarda come gode.� dissi a Teresa dopo averla baciata assaporando nuovamente il gusto della passera di Elisabetta�E' un vero lago.� mi rispose la mia amica infilando anche lei due dita nella fica della ragazza.La ragazza era ormai in estasi, incapace di dire qualunque frase sensata, presa com'era in quei sottili giochi di dita e di lingue, nei quali Teresa ed io eravamo maestre. Da parte nostra non le lasciavamo modo di sottrarsi alle nostre attenzioni, stimolando in continuazione i suoi punti più sensibili.Soprattutto la fica aveva sempre non meno tre dita dentro, e almeno una lingua che passava sulle piccole labbra, quando non eravamo in due a leccarle la fonte del piacere.Elisabetta però non riusciva mai ad avere l'orgasmo completo, perch&egrave ogni volta che vi si avvicinava, noi due rallentavamo sino quasi a fermarci, sino a quando non ci supplicò di andare sino in fondo.�Pietà fatemi venire.� disse quasi sconsolata.�Solo se prometti che non romperai più le palle con le tue ...