-
Samanta continua
Data: 12/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Corvo Nero
... ricominciò.� No, non come quella volta.�� Sentiamo cos'hai da dire.�Samanta si fece da parte e lo lasciò entrare. Ecco il suo appartamento. Ecco il divano di cui Simone si era fatto fare un bel servizio mentre Alberto giocava col corpo della ragazza. è quello era il pc.. il mouse� che lei aveva usato per masturbarsi. Al solo pensiero Alberto sentì un certo formicolio tra le gambe. Peccato non essere stato presente quella sera�� Allora?�La voce della ragazza, in piedi che lo fissava con sguardo severo, lo riportò alla realtà.� Senti Sam� mi dispiace��� Tutti qui?�� No aspetta fammi parlare��La ragazza fece una smorfia poco convinta. Le faceva così strano che fosse lui a essere quello bastonato.� Hai ragione, ho sbagliato.��E fin qui��� Per favore però, fammi parlare.�Samanta si sedette alla scrivania del pc, incrociò le braccia e accavallò le gambe. Con quel gesto buona parte delle cosce rimase scoperta. Ad Alberto cadde l'occhio.� Il fatto è che� io non mi aspettavo che tu reagissi come hai fatto e��Lei fece per parlare, ma Al la fermò subito con un gesto delle mani.� Te l'ho detto, ho sbagliato. Ho sbagliato a ricattarti all'inizio, ho sbagliato a giocare con te, ho sbagliato a non rispettarti.�Anche Alberto si sedette, sul divano, intrecciando le dita.� Tu mi piaci, capisci? Ma sapevo di starti sul cazzo, così non mi sono mai avvicinato. Poi ...
... è successo quell'episodio al bar, tu eri bagnata, davanti a tutti e io��Samanta si guardò attorno per un attimo prima di riportare lo sguardo su di lui.� Tu cosa?�Alberto era visibilmente in imbarazzo. Dove era finito quello stronzo, spietato aguzzino che godeva a umiliarla? Era davvero pentito? Forse sì, forse no.� E io non ho saputo resistere. Ho visto la possibilità di averti e non sono riuscito a dire di no.�Samanta non era molto convinta di quelle parole, ma doveva riconoscere che forse, avevano un senso.� Bene. E Simone? è tutto il resto? Mi hai rovinata Alberto. Non posso più uscire di casa senza sentirmi dare della puttana o della troia.�L'uomo sembrava davvero affranto e pentito.� Lo so, hai ragione. Ho fatto un casino. Ma ho visto che più ti umiliavo più godevi� come con il mouse� e non mi sono fermato, ho calcato la mano sempre di più.�Aveva forse torto? Per quanto fosse stato imbarazzante la sera al pub aveva goduto come poche volte in vita sua. E aveva scoperto che le piaceva essere dominata e umiliata.� E pensi che sia disposta a perdonarti?�Ci fu un attimo di pesante silenzio.� Non lo so Sam. Però penso che potremmo trovare un accordo.�Sam lo guardò sorpresa. Che cosa mai voleva dire?Alberto parve ritrovare un tono e la guardò dritto negli occhi.� Io metto a posto la situazione con i ragazzi e tu continui a essere la mia schiava.�