1. Cioccolato bollente


    Data: 12/01/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Quel giorno di fine aprile, dopo l�ora di pranzo, ero rilassata al sole tiepido del mio giardino, distesa sullo sdraio con le dita delle mani appena laccate di rosso, con la globale sensazione d�essere rimasta sola nella mia nudità, in quanto m�assaporavo comodamente il succo di fragole con il ghiaccio. Io avevo telefonato poco prima al mio elettricista, avvisandolo se avesse avuto l�occasione d�avvicinarsi per poter riparare la grande lampada del salotto, in quanto il giorno dopo avrei dovuto incontrarmi con delle persone autorevoli e qualificate della comunità di cui facevo parte, per definire indicando e in ultimo spiegando loro tutti quei programmi di solidarietà che avevo bene in mente.Io ero rilassata e tranquilla, infatti, la mia pelle al sole stava a rilento diventando sempre più rovente, in quell�occasione mi sfilai la vestaglia di seta e lasciai che i raggi mi baciassero avvolgendomi tutta, quando all�improvviso suonarono inaspettatamente al citofono, in quel frangente io m�alzai svogliatamente dallo sdraio, appoggiai il bicchiere sul tavolo e corsi ad aprire, ovviamente trascinandomi fino alla porta. Una volta aperta la porta, m�accorgo nitidamente che l�uomo che avevo di fronte non era per nulla il mio elettricista, bensì un atletico e robusto individuo dalla pelle nera avvolto con un abbigliamento di colore blu e giallo, con in testa un cappellino sportivo della Nike dello stesso colore. L�uomo mi fissava come incantato, palesemente ammaliato, poiché mi sorrise ...
    ... deliziosamente e mi fece notare che ero nuda: di fronte a lui io arruffata, confusa e pure impacciata richiusi immediatamente la porta davanti alla sua faccia, poi agguantai un asciugamano e riaprii tentennante un po� rossa in viso, mentre in quel momento lui esordì riferendomi:�Mi trovo di proposito qua per riparare la sua lampada signora, non ricorda?�.�Va bene, la prego s�accomodi pure, mi scusi. Il lume &egrave di là in fondo nel salotto� - ripetei io in maniera allegra ed entusiasta.Io lo guardai entrare, eppure nella sua camminata decisamente procace e provocante avevo notato accuratamente che il suo didietro era piccolo e sodo soltanto come gli atleti neri possiedono, ebbi perciò in quell�istante una folgorazione immediata, intanto che un febbrile e incontenibile sussulto ballava dentro di me scombussolandomi, perché al presente devo tassativamente averlo mi ripetevo di continuo, determinata e infervorata per l�occasione parafrasando il concetto verso me stessa. In quel frangente m�avvicinai a lui, tenuto conto che era indaffarato per cercare lo spinotto, mestamente lasciai scivolare calcolatamente il telo che nascondeva le mie carni arroventate e lui rimase lì statico, fisso, per il fatto che con il suo accalorato e invaghito sguardo peraltro diventato irremovibile, si era accuratamente concentrato sui miei capezzoli già pieni di desiderio, acutamente però lui commentando mi riferì:�Signora, se insiste ancora non saprei esattamente tenermi a freno, in questo modo mi ...
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