1. Galeotto


    Data: 12/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: gerva, Fonte: RaccontiMilu

    �Hai un culo da favola� mormorò di nuovo. Intanto mi accarezzava la cosce e i glutei, e la schiena. Io stavo disteso bocconi e in attesa del suo assalto. Insinuò la mano sotto la mia pancia. �Sei eccitato� Puttana! Lo vuoi il cazzo in culo? Dimmi� Lo vuoi?� �Si, ti prego, non farmi aspettare ancora� dissi. Mi afferrò i fianchi con entrambe le mani e mi sollevò il bacino. Sentii le sue guance ruvide sulle natiche, la sua lingua tentare di insinuarsi fino a raggiungere il mio forellino. Cominciò a baciarlo e a leccarlo, inumidendolo. Dopo un po� di questo lavoro, lo sentii sollevarsi e me lo ritrovai ginocchioni con il suo cazzo che ballonzolava affinché lo prendessi in bocca. Mi misi su un fianco e cominciai a baciarlo e a leccarlo. �Hm� Che buono� Che buon sapore�� Lui, intanto, mi lavorava tra le chiappe con le dita. �Si. Sei pronto, mignotta.� Si mosse di nuovo e si posizionò tra le mie gambe divaricate. �Troia� Tirati su� Mettiti alla pecorina�� mi ordinò. Obbedii e subito sentii il suo cazzo tra le natiche, cominciare a forzare per entrare. Piantò una mano sulla mia schiena, arcuandomela in maniera che esponessi meglio il culo, mentre con l�altra indirizzava l�attrezzo. Sentii il muscolo aprirsi sempre più per far posto al glande. Provai dolore. Cercavo di stare più rilassato che potevo. �Piano. Fai piano� lo pregai, �aspetta. Ti dico io quando cominciare a muoverti.� Sentii il glande dentro e il fastidio diminuire. �Si, maiale, adesso, sbattimi� lo esortai. Cominciò a ...
    ... muoversi energicamente, donandomi un piacere immenso. A tratti indugiava, per poi riprendere a stantuffare con forza. �Ti rompo il culo, troia, te lo rompo più di quanto è già rotto, zoccola.� Ansimava e sbuffava. Con le mani enormi mi serrava i fianchi. Mi sentivo ormai completamente aperto, spalancato, offerto. Lo sfintere bruciava sotto la sua azione. Ridemmo entrambi per i rumori che io producevo quando il cazzo arretrava. Poi avvertii un calore intenso nelle viscere. Improvvisamente si bloccò, scaricandosi. Appagato, esausto, fece per ritrarsi. All�uscita del suo cazzo, come per il salto di un tappo, avvertii uno sbocco bagnarmi le palle e cadere sull�asciugamani che avevo disteso sul lenzuolo. Era un misto di feci, sangue e sperma. Raccolsi a fagotto il tutto e corsi in bagno.Lo avevo conosciuto in un locale, un paio di giorni prima. Stava insieme ad altri due, al banco. Allora io venivo fuori da un periodo di debilitazione fisica per un forma di depressione. Non dovevo avere un bell�aspetto, ma essi mi puntarono quasi subito. Stavo da solo, seduto a un tavolo. Avevo accompagnato il sandwich che avevo ordinato con una spremuta che cercavo di farmi durare. La mia immagine remissiva dovette aizzare la loro libidine. Vennero a sedersi accanto a me. Facemmo conoscenza. La serata finì che accettai di salire sul loro furgone. Mi portarono fuori città, in un luogo appartato. Mi fecero montare nel vano posteriore e qui mi scoparono, uno alla volta. Per fortuna avevo con me nel ...
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