1. Il venditore ambulante 2 -l'appuntamento- viii


    Data: 14/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    Davanti ai miei occhi apparve il viso di un bellissimo uomo. Presentava una curata barba grigia e un ciuffo brizzolato che cadeva sul viso, il colore della pelle era olivastro e mediterraneo, le sue piccole labbra leggermente aperte lasciavano intravedere una dentatura bianca e perfetta. Indossava un occhiale da vista a lenti rotonde(come vanno di moda) dalle quali traspariva uno sguardo sereno e sorridente di color verde smeraldo. Le sua guance erano gonfie e qualche piccola rughetta sfiorava i suoi occhi. Rimasi colpito da quel volto, non mi aspettavo che Hantaro fosse cosi affascinante e intrigante anche fisicamente. Prima di mettermi a dormire risposi a quel messaggio. –“Mi fa tanto piacere che ti fidi di me e so quanto questa foto ti sia costata. Puoi stare tranquillo, hai riposto la fiducia nella persona giusta. Finalmente anch’io posso vedere il tuo volto. Complimenti sei davvero un bell’uomo.”-. Spento tutto mi misi a dormire. La mattina seguente mi alzai intorno alle undici e trenta, dopo aver sciacquato la faccia e fatto colazione, accesi subito il computer per verificare se avessi ricevuto un messaggio di risposta.
    
    Una volta effettuato l’accesso trovai online Fedex con il quale chiacchierai a lungo fissando un appuntamento per i prossimi giorni e un messaggio del quarantenne: -“Ti ringrazio per i complimenti, ho sentito necessario ricambiare la foto. Ora scappo a lavoro, buona giornata!”-. Trovavo quell’uomo di una gentilezza assoluta e le curiosità in me ...
    ... crescevano sempre più. -“Auguro una buona giornata anche a te, anche se di lavoro domenicale! Ti lascio il mio numero *********, domani arrivo in città, non so se riuscirò a connettermi. Se ti va fatti sentire!”-. La domenica trascorse in fretta tra bagagli, saluti e i vari in bocca al lupo di parenti e amici. Un po’ di malinconia avvolse l’animo, era la prima volta che lasciavo tutto e tutti per una nuova esperienza lontano da casa, allo stesso tempo però ero felice. Quella notte baciai mamma e papà per i saluti, l’indomani mattina sarebbero andati a lavoro. La mattina giunse in fretta e una volta uscito di casa con valige e valigette presi il bus che mi portò in stazione. Sul treno iniziai a pensare ad Hantaro. Controllai il telefono ma niente di niente, nessuna sua traccia. Arrivato a casa incontrai il coinquilino che mi aprì la porta –“Ei ciao, come stai? Ti va una bibita fresca?”- scrollai di dosso bagagli e bagaglini e accettai l’ invito. –“Senti io tra poco scappo a lavoro e non sarò a casa prima delle ventitré, tu fai con calma, se ti serve qualcosa prendila pure senza preoccuparti”- lo ringrazia e svuotai il bicchiere di sprite con un sorso. Iniziai a disfare le valigie e sistemare la camera. Una volta fatto tutto mi buttai sotto la doccia per rinfrescare il corpo che grondava di sudore. Quella sera ricevetti un sms da parte di Hantaro –“Benvenuto in città”-. Memorizzai il suo numero e iniziammo a messaggiare. La prima giornata volse al termine senza neppure rendermi ...
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