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Capodanno 2017
Data: 15/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Warho
Salve a tutti, questo è il mio primo racconto tratto da un evento risalente all’anno scorso. Come al solito già a novembre la gente diventa stressante quando chiede cosa farai per capodanno e se devo essere sincero non mi importa granché di festeggiare queste feste, preferisco far baldoria in altri giorni dell’anno. Passano i giorni quando camminando per le vie del centro mi accorgo di una nuova insegna,, non a caso è illuminata con i colori LGBT. Entro per chiedere informazioni e scopro che si tratta di una sauna gay, cosi penso “Finalmente, cazzo, proprio quello che ci vuole in questa città.. un po’ più di erotismo non farà di certo male alla gente (sempre prendendo le dovute precauzioni)”, dopodiché tessero me e due amici che di sicuro non avrebbero obiettato nel passare il 31 dicembre tra bagno turco, sauna e ovviamente bei manzi. Arriva il tanto atteso giorno (questa volta si che è atteso) e così dopo avere finito la cena iniziamo a prepararci, i miei due amici (di cui non faccio nomi poiché poco rilevante al fine del racconto) decidono di scaldarsi buttandosela a vicenda mentre io ne approfitto per una doccia.. È mezzanotte, si brinda come di routine e ci si incammina, per fortuna la sauna è molto vicina per cui in 5 minuti abbiamo raggiunto la destinazione. Suoniamo e subito ci accolgono: musica a volume sostenuto dato la circostanza, uomini con solo una tovaglietta in vita e tanti, tantissimi , ormoni nell’aria. Più che felice, prendo il kit che mi avevano ...
... consegnato all’ingresso e insieme ai miei amici mi incammino verso gli spogliatoi. Uccelli, uccelli ovunque: lunghi e sottili, piccoli ma grossi, immensi e già barzotti.. per chiunque e per tutti i gusti. Ed ecco che i miei amici iniziano a far problemi “io non mi spoglio qui davanti a tutti, ma siamo pazzi”..”hai proprio ragione, io resto in mutande almeno per un po’ “..... ecco che senza dire nulla mi spoglio, indosso la tovaglietta, prendo il preservativo e li saluto proprio lì, incamminandomi verso il bar quindi ordino il mio solito negroni e inizio a dare un’occhiata in giro. Noto subito un uomo, seduto a due metri da me e molto affascinante, che mi lancia delle languide occhiate; alto 1,90 cm circa, grandi spalle, lineamenti ben marcati e definiti con il mascellone (proprio come mi piacciono) ben in vista e con un rigonfiamento molto notevole sotto la sua tovaglietta con cui gioca proprio mentre mi fissa. Decido comunque di non soffermarmi sul primo, o meglio, di provare il bagno turco (per chi non ci fosse mai stato consiste in una sala con getto di vapori, delle docce, qualche panca e ovviamente un buio pesto) e dunque poso il cocktail ormai terminato e mi incammino. Entro e decido di sedermi in prossimità della porta così da poter capire chi si univa ai vapori, stendo la mia tovaglietta e mi sdraio sulla panca. Inutile dire che due minuti dopo entra l’uomo con cui ci si lanciava delle occhiate e riconoscendomi si posiziona proprio accanto me. Ecco che inizio a ...