1. L'ostaggio (CAP. 7)


    Data: 15/01/2021, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    Due giorni dopo Aamin tornò dal suo viaggio in Europa e la sera fu organizzata una festa in suo onore: tutte le ragazze si misero in ghingheri, sperando di essere la prescelta per passare la notte con lui. Sara scelse con cura quello da indossare: si guardò allo specchio che rimandò una figura di una donna dalla carnagione leggermente abbronzata, con i capelli sulle spalle, un seno florido che cercava di bucare i veli lo ricoprivano, una vita stretta e delle lunghe gambe anche loro appena coperte dai veli colorati: nell'insieme era un look-no look molto arrapante; aveva deciso che quella sarebbe stata la sera in cui avrebbe sferrato l'attacco per dare corso al suo piano. Chiamò Ingrid che rimase interdetta nel vederla:” Sei bellissima Sara, non credo che Aamin ti possa resistere!”. “E' quello che spero! E altrimenti gli darò una mano io!” le rispose sorridendo con fare misterioso. Al calar del buio vennero accompagnate insieme alle due ragazzine della famosa sera (vedi cap 5 n.d.a.) ed insieme ad altre donne velate nella tenda di Aamin, dove avevano preso posto e stavano già mangiando Abdul ed i suoi amici: all'ingresso di Sara si fece silenzio, tutti furono colpiti dalla sua prorompente femminilità. Il cerimoniere batté le mani e cinque ballerine si presentarono in mezzo al circolo formato dagli uomini seduti sui tappeti e cominciarono una languida danza del ventre. Ad un tratto anche Sara si unì alle danzatrici, e a poco a poco si avvicinò ad Aamin quasi strofinandogli il ...
    ... suo pube sul viso; a quel punto Abdul scattò in piedi, la prese per un polso e cercò di trascinarla via, intervennero immediatamente le guardie del fratello che, sguainate le scimitarre, circondarono Abdul:”Che succede fratello mio?” chiese Aamin “ non vuoi che goda di questa mia schiava?” “Non è più la tua schiava è la mia donna e non voglio che si comporti come una sgualdrina qualsiasi!” “La tua donna? E da quando?” Abdul abbassò gli occhi e non rispose: “Allora facciamo così: questa notte questa donna mi darà tutto il piacere che io vorrò e da domani sarà tua.” “No, non lo posso permettere” provò a protestare ma le guardie di Aamin lo scortarono di forza fuori dalla tenda. Il poverino si era proprio innamorato, pensò Sara, soddisfatta della piega che stavano prendendo le cose: si avvicinò ad Aamin e cercò di baciarlo, rimediando solo un sonoro ceffone. “Brutta puttana, durante la mia assenza, hai sedotto mio fratello, ma questa sera te ne farò pentire: uscite tutti! Rimangano solo le mie due guardie, e portatemi quello che uso per domare le cavalle arabe selvagge!” A Sara si piegarono le gambe, ma non lo diede a vedere, si impose di resistere. Dopo che tutti furono usciti,le sue guardie gli consegnarono una corda di canapo ed una frusta e si misero di guardia all'ingresso della tenda: Aamin prese per un braccio Sara e la scaraventò in terra, le passò intorno al collo la corda e la stinse fino a quasi farle mancare i respiro: “Mettiti carponi!” le intimò, le tolse i veli che ...
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