Episodio-5 la voglia di corna di mio marito - Racconti Erotici

Episodio-5 la voglia di corna di mio marito

... chiesto se mi avesse fatto male il vino bevuto, come potevo dirgli che la causa reale erano i miei "pensieri puttani".

Povero il mio uomo amato e cornificato senza pietà dalla moglie porca, libidinosa, zoccola, che persino durante il pranzo familiare, pensava al cazzo dell'amante, sentendosi infiammare le pareti della vagina da un desiderio indefinito di essere di nuovo dilatate dalla presenza del bastone di carne grosso, lungo, indecente, di un estraneo, per ottenere un estratto di piacere impuro, irresistibile, quasi diabolico, non per amore ma per il piacere del corpo, fine a se stesso, oltre il quale c'è ancora l' insoddisfazione e il senso di colpa per aver tradito i propri ideali, oltre ad aver tradito la persona alla quale si è giurato fedeltà ed amore eterno. La ''maschera'' che mi sentivo addosso mi pesava, ed avrei voluto disfarmente definitivamente.

Mi sono ripromessa di non farlo più, a qualunque costo. Sono rientrata a casa mia e ho provveduto a riassettare la cucina, la camera da letto ed il salotto cantando soddisfatta e felice le canzoni della mia gioventù. Alle 19,30, ho detto a Maria che per me era impossibile partecipare ad un altro banchetto sessuale, che non potevo in alcun modo uscire … che non potevo inventare scuse che non reggevano, rischiando di essere scoperta e distruggendo tutto il rispetto di brava ragazza, che mi ero, con molti sacrifici, faticosamente meritato. Mi ha chiamato anche Peppe, per dirmi che dovevo “muovermi perché mi voleva ...

... scopare” aggiungendo che la libidine di una troia come me può essere sedata solo da un cazzo duro come il suo, essendo io diventata una lupa mannara non avrei più potuto resistere al richiamo del cazzo, e proprio come una lupa mannara non può resistere al richiamo della luna, io non avrei più potuto resistere al richiamo del cazzo duro e villoso. _-Ciononostante sono stata irremovibile.. .

Una ritrovata fiducia si è impadronita di me … la lupa era riuscita a resistere al richiamo della luna, la troia che era in me era riuscita a resistere al richiamo del sesso. Mario ha gustato con piacere la cena e anche il bicchiere di vino nero, che ci avevano regalato, un Aglianico Doc. Abbiamo visto un film del genere western che a lui piace molto, con John Wyne, è piaciuto anche a me e mi ha permesso di accucciolarmi tra le sue braccia come una gattina che fa le fuse. Finito il film ci siamo spostati in camera da letto. L’ho ringraziato per il gran bel regalo che mi aveva fatto, ed

ho aperto il biglietto che accompagnava il regalo, facendo finta di non averlo ancora letto.

-“Amore, non conosco il motivo per il quale mi hai regalato uno splendido spogliarello, so che finalmente mi hai dato un poco di quello che sei, “una splendida puttana”. Finalmente ho intravisto una parvenza delle tue “idee puttane” se ricordi ne avevamo parlato e ci eravamo promessi di “gettare la maschera”, per essere noi stessi sempre, tu hai incominciato a farlo, gridando che volevi scopare e godere con ...