1. Al mare


    Data: 27/08/2017, Categorie: Masturbazione Autore: Ambra, Fonte: EroticiRacconti

    È primo pomeriggio. La spiaggia è piena e fa un gran caldo. Ho proseguito per un po’ la lettura di un libro, resa impossibile dal vocio della gente. Infilo gli auricolari e mi sposto alle pendici della roccia alle mie spalle, tra poco arriverà l’ombra e finalmente un po’ di fresco. Mi guardo attorno e vedo molte coppie. Alcune sdolcinate, altre gelide al punto che non hanno niente da dirsi, altre infuocate. Sì, infuocate. È proprio una di queste ad attirare la mia attenzione. Il modo in cui lui la stringe a sé, il modo in cui la bacia, il modo in cui i loro corpi si cercano. La loro tensione sessuale mi sembra palpabile. Scendono verso il mare, per entrare in acqua. Poco dopo lei si avvinghia al corpo di lui. Sorridono, lui è di spalle mentre lei gli è di fronte, posso notare la malizia nei suoi occhi. Guardo loro e sento il bisogno di tutte queste sensazioni. Mi manchi. Quante volte, dopo le provocazioni sotto l’ombrellone, siamo corsi in acqua per sbollire quell’eccitazione che ci prendeva. Appena lontani dagli altri bagnanti mi strusciavo su di te, tu mi spostavi il tessuto del costume per palparmi i seni, per stringermi i capezzoli induriti dall’acqua fredda; o per andare a toccarmi lì, tra le cosce. E anziché calmarci, uscivamo ancora più carichi di voglia. Mi torna in mente l’ultima volta che siamo stati al mare insieme, poco prima che tu partissi per lavoro… Dopo alcune ore piene di provocazioni, scappammo via perché la voglia non ci lasciava scampo. Il viaggio per ...
    ... tornare a casa, di circa mezz’ora, si prospettava troppo lungo. Entrata in macchina, mi liberai del costume bagnato, rimanendo col vestitino leggero. Lo stesso facesti tu all’ombra del parasole, lasciandomi alla vista la tua bella erezione, che non potei far a meno di leccare e succhiare prima che rimettessi i pantaloni. Il sapore salato, a primo impatto, iniziò subito a mischiarsi con quello della tua eccitazione, lubrificato dalla mia saliva. Mi riempiva la bocca, turgido e pieno di sé. Mi staccasti da te con forza per scendere a leccarmi tra le cosce, sotto il vestito. La tua lingua era famelica, il clitoride mi stava esplodendo per l’eccitazione pregressa e per quel trattamento. A fatica riuscii a trattenermi. “Andiamo che voglio scoparti!” La brezza leggera mi sfiora. La coppia è uscita dall’acqua. Lui la fa sedere tra le sue gambe e comincia a spalmarle la crema sulle spalle. Il fondoschiena di lei, aderisce al suo inguine e quindi al suo membro. Lo immagino pronto. Penso a quanto lei possa averlo provocato in mare, a quanto possa sentire il suo rigonfiamento sulla schiena e a quanto possa bagnarsi per questo. Quanto vorrei ora la tua lingua a leccarmi gli umori che sento sgorgare. Quando lasciammo la città, iniziai a toccarti di nuovo il membro. La strada era libera, alle tre del pomeriggio di una domenica bollente, erano pochissime le auto in giro. Lo volevo troppo. Dovevo averlo al più presto. Ma prima che iniziassi a masturbarti come si deve, mi togliesti la mano, e ...
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