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L'orso quarantenne
Data: 20/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu
... chiede con un tono infastidito. “Ti ho chiesto di succhiarmelo per caso? In chat ho detto sottomesso, non intraprendente, o mi sbaglio?” “Non ti sbagli”, rispondo eccitatissimo dal suo perfetto tono autorevole. “Meriti una punizione”, mi dice, poi indica la porta della mia stanza che intravede dalla porta mezza aperta. Ci spostiamo, appena varcata la soglia lui mi prende di forza e si siede sul letto, mettendomi a cavallo delle sue ginocchia. Ricevo una scarica veloce di almeno dieci ceffoni a culo nudo. “Ti piace farti sculacciare, eh, troietta?” Mi domanda. “Si…”, rispondo io timidamente. “È ovvio, a tutte le cagne come te piace. Lo sapevo dentro di me ogni volta che ti beccavo per il palazzo che eri un frocetto servizievole… te lo si legge in faccia. Finalmente posso dartelo come ti meriti” mi dice mentre continua a sculacciarmi con un ritmo adesso meno serrato ma con forza sempre maggiore. La sua mano è grande, prepotente, ruvida. Ad ogni pacca lancio un urletto. Dopo un paio di minuti comincia a farmi male, ma lui prosegue imperterrito e io non voglio chiedergli di fermarsi: mi eccita troppo essere in balia di quell’uomo maturo che mi tratta come una troia. Ad un certo punto si stanca emi ordina di spogliarlo. Gli tolgo la maglia e comincio a sbavare perdendomi nella fitta trama di pelo che ricopre il suo splendido fisico da daddy. Dopo gli sfilo anche i pantaloni. “Leccami”, mi ordina. Mi fiondo sul suo petto sudato e inizio a percorrerlo con la ...
... lingua. I peli mi solleticano, ma adoro sentirli scorrere mentre passo da un lato all’altro di quei pettorali mozzafiato. Lecco a lungo anche i capezzoli larghi, poi lui mi ordina di lavargli le ascelle. Mi sposto prima sulla destra e i suoi odori maschili mi inebriano. Lui alza le braccia e io inizio a leccare dall’alto verso il basso lungo i peli scurissimi. Faccio lo stesso sull’ascella sinistra, poi lui mi ordina di guardarlo negli occhi. Mi stacco dal suo corpo, mi fermo e ubbidisco. Mi sputa sul viso, colpendomi al centro della faccia. La sua saliva cola lungo le mie guancie. “Cazzo, sei davvero una cagna, eh? Eppure hai solo vent’anni, come hai accumulato tutta questa voglia di uccello?” Mi chiede. Cerco di rispondere, ma lui mi agguanta la testa e mi spinge verso le mutande bianche dalle quali si vede già una pronunciata erezione. Mi soffoca spingendo il mio viso verso il suo pacco. Sento un odore di cazzo inebriante, anche se non riesco a vedere bene. Tutto ad un tratto mi sposta e lo tira fuori. Ho il tempo di vederlo solo per qualche secondo: è pelosissimo, grosso, tozzo, lungo probabilmente 16 o 17 centimetri, dopo poco lo sento già in gola. Non succhio come speravo, vengo scopato in bocca e intanto ricevo continui sputi sul viso e sul corpo e offese di ogni genere: frocetto, succhia cazzi, troia, cagna. Mi sento in paradiso. Ogni tanto mi strozza quasi, tossisco, prendo aria e di nuovo mi fa ricominciare. Dopo dieci minuti mi fa mettere a pecora sul mio ...