1. Luke e Gale - 4


    Data: 21/01/2021, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    Rebecca Bowen aveva suonato due volte il campanello della villa principesca. Perché non le aprivano? Doveva risolvere la cosa assolutamente. Quel piccolo bastardo aveva quelle foto. E se le avesse davvero spedite a suo padre? Erano false, certo ma chi glielo spiegava? L�avrebbe uccisa!�Maledizione! Perché non mi aprono?� non poteva andarsene, si sarebbe fatta dare quelle foto a tutti i costi. Stava per suonare une terza volta ma in quel momento la porta si aprì. Si trovò davanti una donna bellissima che la squadrava dalla testa ai piedi. Portava una vestaglietta piuttosto corta che teneva chiusa con le mani, come se la fosse appena infilata e non avesse avuto il tempo di legarsela in vita. Rebecca non poté fare a meno di notare quanto fosse bella. Aveva lunghi capelli biondi, un viso prodigioso e il corpo di una modella ventenne. Ravvisò la forte somiglianza con Luke e intuì che quella che aveva davanti, potesse essere sua madre, anche se le sembrava così giovane.�Sei Rebecca?� le disse con un tono non ben decifrabile.�Si, sono io... signora Hunter?� la donna le sorrise, ma non era un sorriso affettuoso, né caldo.�Luke è in casa?� continuò la ragazza un po� in imbarazzo.�Si, entra pure tesoro, ti sta aspettando� non se lo fece ripetere due volte, prima sistemava la faccenda meglio era. L�ingresso della casa era, come l�esterno, immenso. Certo, lei era cresciuta in una famiglia ricca ed era abituata al lusso. Ma non questo lusso. Dal soffitto pendeva un lampadario di ...
    ... cristallo grande quanto il suo letto! La donna le fece strada attraverso un lungo corridoio pieno di finestre che sfociava in un grande salone. In un angolo c�erano sistemati dei divani di pelle, su uno di quelli sedeva un ragazzo biondo della sua età, con le labbra inarcate in un sorriso insopportabilmente perfetto. Luke. Con indosso solo i jeans, aveva le braccia comodamente adagiate sul bordo dello schienale e le gambe spalancate in maniera piuttosto volgare. Mentre si avvicinava a lui si rese conto delle goccioline di sudore che gli imperlavano il torace glabro. Notò che c�erano le sue scarpe buttate da una parte e la maglietta da un'altra�Va bene così mamma, ora vai.� disse alla donna che le stava dietro.�Ok tesoro, sono di là se ti servo.� rispose lei amorevole. Rebecca era allibita. Spostò lo sguardo da lui a lei un paio di volte. Quando la donna ebbe lasciato la stanza gli disse:�Ma parli così a tua madre? La tratti come fosse la tua serva!� il ragazzo ridacchiò piano ma non le rispose.�Senti, tagliamo corto, dove hai preso quelle foto? Quella non sono io! Chi te le ha date?� il ragazzo continuava a sorriderle. Fece spallucce e le rispose vago:�Un amico...��Un amico?� ripeté lei cominciando davvero a perdere la pazienza �chi è questo?! Voglio sapere il nome. Ha creato delle foto false io... io lo denuncio, vado da un avvocato e...��Hahahaha!!! Ottima idea! Io direi di andare da tuo padre che ne dici? Non è lui il migliore sulla piazza?� le parole le morirono in gola. Aveva ...
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