1. Nell'aria fresca del mattino.


    Data: 18/12/2017, Categorie: Etero Autore: LilyLuna87

    ... spalla... un leggero morso, due, tre...piccoli morsi calibrati e controllati... così perfetti e precisi che sembrano dati apposta per scatenare dentro di me un uragano. Questo sei tu. Equilibrato, preciso e schematico. Tutto il mio contrario penso sospirando al tuo tocco. Riservi al mio corpo lussuriose attenzioni con una lentezza quasi esasperante. Sento il mio ventre contrarsi, le tue mani si spostano sui miei seni e sorridi quando trovi i capezzoli duri esposti all'aria fresca. Apri le mani e sfreghi lentamente i palmi sulla punta tesa desiderosa di attenzioni. Le tue mani percorrono dei cerchi sempre più lenti e stretti. Inizio a respirare in modo affannato. Mi mordo un labbro quando avverto la familiare sensazione umida tra le gambe. Senza preavviso il tuo leggero tocco si trasforma in una stretta ferrea. Smetto di respirare per qualche secondo mentre automaticamente mi inarco spingendo il bacino contro il tuo membro ormai decisamente sveglio. Le tue mani roventi mi percorrono lentamente... troppo lentamente. Decido di giocare sporco: mi piego leggermente sul davanzale, apro le gambe e salgo sulle punte lasciando che il tuo cazzo scivoli tra le mie cosce. Emetti un basso grugnito mentre la tua asta si bagna nei miei umori. Senza preavviso il tuo peso mi schiaccia al davanzale, ti chini su di me baciandomi tra le scapole. I capezzoli sensibili sfregano sul marmo freddo della finestra. Ascolto il tuo respiro che si fa velocemente più pesante mentre ti trattengo serrando ...
    ... le cosce. Sei immobile... ...come cazzo fai a controllarti così? Sento il tuo respiro penetrarmi nella pelle. Le tue mani sulle mie spalle, il tuo cazzo teso e pulsante a pochi centimetri dalla mia apertura umida. Con uno sforzo disumano mi impongo di non muovermi. Per una volta voglio che sia tu il primo ad esplodere, voglio vederti perdere quel controllo pacato e ponderato che tanto mi fa incazzare ed eccitare. Ti sento fremere tra i muscoli contratti delle mie cosce. La presa sulle mie spalle aumenta “Quanto sei matta...” la tua voce è più rauca e sussurrata del solito ma mantiene ancora un timbro troppo composto per i miei gusti. “Matta? al massimo porca...” ti sento sorridere, il tuo bacino preme maggiormente su di me. Inspiri pesantemente nei miei capelli. “Ti voglio” un sussurro rauco, profondo e caldo che basta ad incendiarmi. Sono solo due parole ma hanno la stessa potenza di una dose di droga. Non so come ma sono in preda ad un attacco di astinenza nonostante abbia avuto un’abbondante dose notturna della mia droga preferita che da tre settimane a questa parte ha il tuo nome. Sento i miei umori colare sul tuo pene in una supplica silenziosa. Ti alzi dalla mia schiena arpionando i fianchi stando bene attento a non perdere il contatto tra i nostri sessi. Prima che tu possa capire cosa sta succedendo le mie mani si staccano dalla finestra per raggiungere le natiche. Le afferro con decisione e mi offro. Mi apro alla tua voce, al tuo calore, mi apro alla mia voglia di te. ...