1. Il Professor Ognibene e Virginia.


    Data: 22/01/2021, Categorie: Comici Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... tutte fallimentari, anzi disastrose. Il perché? Virginia ha una figa anormalmente larga! Larghissima. Il primo ragazzo che ha fatto sesso con lei e l'ha penetrata è rimasto interdetto! Non sentiva nulla! Era come avere il cazzo nel vuoto, eppure le era in figa! Presto... la voce si sparse e diversi ragazzi, incuriositi, ci provarono e ebbero anche successo, riuscirono a far levare le mutandine a Virginia. Ma il risultato fu il medesimo. Impossibile godere con Virginia e impossibile per Virginia godere, non sentiva neanche il cazzo entrare, eppure era stata vergine, ma chi e cosa l'aveva sverginata? Ma nulla! Il suo imene neanche c'era! Lei era ed è un fenomeno. I ragazzi neanche pretendevano un pompino o il culo, semplicemente evitavano di frequentarla. Eppure Virginia era bella. Non una bellezza di quelle da far girare la testa ma aveva un bel culo, un bel visino e delle tette non grosse ma sode e ben fatte. Quando il professore esaminando le note di Virginia si accorge di alcune sue insufficienze, la chiama e le parla. Ci si deve mettere d'impegno... Virginia, per essere ammessa alla prova di maturità. Ha bisogno di aiuto? Virginia ammette che è vero, non riesce a mettersi in regola. Il professor Ognibene, in assoluta buonafede, senza malizia alcuna, le propone... -Facciamo un ripasso... vedrai che ci riesci. Vieni a casa mia, alle quattro... oggi. Oh...Virginia gli è grata. Ma perché ha gli occhi calamitati sul pantalone del Professore? Cosa è quella cosa? No...si dice, ...
    ... non può essere un cazzo! Troppo grosso! Impossibile. Ma si bagna... sente le contrazioni vaginali del desiderio. Desiderio di cosa? Mai ha goduto con la figa. Ha perso anche la voglia di toccarsi dato che neanche il clitoride funziona come dovrebbe! Il Professore naturalmente vive solo. Ha una domestica ma questa lavora solo la mattina, quando lui è a scuola. La riceve, la fa entrare e si sistemano al tavolo, una accanto all'altro, aprono i libri, iniziano. E Virginia parte con la mente... lo ascolta, riesce anche a rispondere abbastanza a tono e coerentemente alle domande dell'insegnante ma si è accorta che lì... sulla gamba, no... sulla coscia dell'uomo c'è un qualcosa di incredibile. Ma è possibile? Si dice... ma se è grosso come sembra, un cazzo così poderoso riuscirà a farmi sentire “piena”? A strofinare sulle pareti della mia figa? Forse i due estremi di una retta riescono a congiungersi? La sua mente vacilla, è bagnata, è vogliosa. Vuole sentire la figa piena, riempita completamente da carne viva e dura. Lentamente appoggia, come per caso, la coscia a quella dell'uomo e si ferma, aspetta. Ancora un attimo... si. Il cuore le batte forte. E' in assoluta fibrillazione. Poi... brucia i tempi, si butta, azzarda e mette la mano su quel gonfiore assurdo. Si...! E' un cazzo! E' grosso come ramo di quercia! Lo stringe. Lui? Fa un sobbalzo! Non si aspettava un approccio così diretto, anzi non si aspettava niente del genere! Ma ora? Sentire la mano muoversi su è giù sul cazzo? ...