1. Un paziente delle Dottoressa Angela - Due sorelle spagnole mi fanno una sega con i piedi


    Data: 24/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... alla sorella. Indossava una canottiera, le braghe lunghe del pigiama e camminava scalza. Mi squadrò con il suo bel viso. “es un amigo mío!” disse Amelia, menandomi il cazzo duro. Morena sorrise, mentre io rimasi senza parole. “Mmmh un italiano, sì?” disse, e io rimasi lì a fissarla come un idiota. Si inginocchiò, portando il suo bel viso vicino al mio pisello. Aveva la carnagione più chiara rispetto ad Amelia, la pelle era quasi bianca. Gli occhi verdi ma i capelli ugualmente neri. Era più vecchia di 3 anni e, forse, di viso più carina della sorella, sebbene fisicamente Morena fosse più bassa, magra e addirittura con meno tette di Amelia. Amelia lasciò il mio cazzo con la mano, e Morena lo prese per sé, iniziando a succhiarmi la cappella che ormai era quasi viola. Volevo darle il cazzo più lungo e duro possibile, così tornai a succhiare il piede morbido e profumato di Amelia. Non ci potevo credere: Amelia la potevo anche capire, ma Morena! Si era svegliata nel cuore della notte, aveva visto un bel cazzone duro e ci si era subito attaccata! Che goduria! Nemmeno nei miei sogni era mai accaduta una cosa simile! Amelia si tolse la scarpa del piede destro, la calza e poi lo appoggiò sul mio cazzo. La sorella, divertita, iniziò contemporaneamente a succhiare sia la mia cappella che l’alluce di Amelia. Rise di gusto e diede un bel bacio sul suo piede, poi mi fissò, con la testa in mezzo alle mie gambe. “Questo ragazzo vuole nuestros pies, quindi!” disse. poi si sedette all’indietro, ...
    ... allungando i suoi piedini (più piccoli di quelli della sorella, direi taglia 37) verso le mie gambe. Prima con i piedi mi spinse verso l’esterno le ginocchia, come per farmi allargare le gambe, poi iniziò a masturbarmi. Le sue unghie tinte di nero mi facevano impazzire. Nel frattempo, la sorella Amelia massaggiava sempre il mio cazzo con il suo piede, quindi, in pratica, avevo 3 bellissimi piedi sul mio cazzo, e uno in bocca. Resistere per più di un paio di minuti in quella situazione era onestamente impossibile, per cui mi lasciai andare e sborrai come una fontana sui pantaloni del pigiama di Morena. Lei fece uno sguardo schifato, poi tolse i piedi dal mio pacco, e sorrise. Mi mise i piedi, con su qualche goccia di sperma, sulla maglietta, per pulirseli, poi si rialzò e tornò a letto. Rimasi senza fiato e senza parole. Scopai con Amelia quella notte, e lei mi raccontò che, durante le vacanze, lei e sua sorella si passavano sempre gli uomini e che per loro non c’era niente di male. Ovviamente, le due sorelle erano talmente fighe che nessun uomo si rifiutava di farlo con tutte e due, meglio se contemporaneamente. Purtroppo però, quella notte mi venne anche data una brutta notizia: il giorno successivo le sorelle sarebbe tornate a casa, perché le ferie erano finite per entrambe. A Madrid avevano dei fidanzati ignari di tutto, e quindi per me era impossibile anche solo pensare di rivederle. “Ascoltami, questo appartamento è di nostra proprietà; quando abbiamo ancora le ferie ti ...