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Voglia di crema
Data: 25/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: executive_2005
Credo che la definizione di "sperm addicted" faccia proprio al caso mio: sborra, broda, crema, liquido seminale, comunque la vogliate chiamare mi piace, mi piace proprio; in bocca, sul viso, sulle labbra. E' cominciato tutto quando ancora 13enne passavo bollenti estati da mio cugino Nico,qualche anno più grande di me, in salento, nella piccola masseria di suo nonno tra Nardò e gallipoli. Dormivamo nella stssa stanza, e spesso la notte lo sentivo far cigolare il letto, emettendo flebili miagolii. La musica durava pochi minuti, e poi Nico si affrettava in bagno. Lo ammetto, i miei "pruriti adolescenziali" erano ancora agli inizi, e la mia ingenuità non mi consentiva di afferrare al volo il significato di quei lamenti. fatto sta che la mia curiosità una volta mi spinse ad ispezionare il bagno, dopo che Nico si era rimesso a dormire, e la mia morbosità mi fece notare il cesto della biancheria da lavare con il coperchio messo male. Dentro c'erano i soliti panni sporchi, ma mi accorsi anche degli slip di Nico, quelli a righe, che indossava prima di andare a letto. Non ho resistito, e toccandoli mi accorsi che erano umidi, ancora caldi, ed intrisi di uno strano liquido cremoso. L'istinto mi spinse ad annusarli, ed in quel momento....mi si aprì un mondo: il profumo era eccitante, simile all'odore dei fiori degli oleandri, ma anche simile alla mandorla. Il mio piccolo cazzo mostrò di gradire molto quegli odori, e rimasi lì ad immaginare mio cugno, nudo ed eccitato, col cuore ...
... a mille. La mia attenzione crebbe, e tutte le notti, fingendo di dormire, attendevo che Nico "trovasse pace", per correre a rendere omaggio ai suoi profumati ed abbondanti fluidi corporei, finchè una notte fui svegliato da un curioso solletico su una guancia: ebbi il tempo di aprire gli occhi per vedere a distanza ravvicinata il cazzo gonfio di mio cugino che mi sputava in faccia schzzi caldi e densi. Nico mi guardava sogghignando mentre la sua mano guidava l'uccello verso di me. Istintivamente, senza pensarci mi venne da socchiudere la bocca, e qui ebbi la mia seconda stupefacente rivelazione: non solo era buono il profumo, ma anche il sapore non era niente male; dolciastro ma non proprio, simile all'albume dell'uovo . Il nostro rapporto di cugini cambiò, divenendo a "due velocità": di giorno ci affannavamo a calcio, o facendo lunghissimi bagli in spiaggia con altri ragazzini, ma di notte il nostro rispettivo ruolo di vittima ( io ) e carnefice (lui) trovava il massimo compimento. Venivo svegliato regolarmente da Nico che, girandomi dolcemente la testa verso di lui, iniziava con abbadono il suo gioco perverso, che a me piaceva moltissimo: si abbassava gli slip, cominciandosi ad accarezzare le palle mentre avvicinava la punta del cazzo alla mia bocca. Glielo leccavo, o si, con delizia ed abbandono, lasciavo che me lo stofinasse sul naso, sulle guance. Non mi importava la sua "poca dimestichezza" con l'acqua, e provvedevo servizievole ad eliminare il pungente odore di ...