1. Mai fare debiti col poker


    Data: 19/12/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Cuckold Autore: Maxxximissimo, Fonte: RaccontiMilu

    ... partecipiamo, partecipiamo e chi se lo perde questo bocconcino. Allora faremo così oggi ci divertiamo tutti insieme e poi man mano nei prossimi giorni toccherà ad ogni uno di noi. Verremo sempre in due, non vorremmo vedere che vi metteste brutte idee in testa. Il meccanico si avvicinò a Valentina ed iniziò a toccarla, lei in un gesto istintivo si divincolò spingendo via il più audace dei cinque. Subito Mazza da baseball intervenne, portando la calma ed avvicinando Valentina e le disse, che non le conveniva neanche fare il gesto di ribellarsi se no sarebbe stato peggio per lei. Il meccanico infastidito dalla situazione era impaziente, così si tolse i pantaloni e sventolando un cazzo moscio e non troppo lungo si avvicinò a Valentina e le ordinò di prenderglielo in bocca. Avanti a lei il cazzo moscio di quell�uomo un pò in là con gli anni che emetteva un odore tutt�altro che piacevole. Valentina restò pietrificata. Il meccanico prese il cazzo in mano ed iniziò a passarglielo sulla faccia ma lei non diede cenno di muoversi, l�unica cosa che si muoveva era l�espressione del suo volto disgustata. Ad un tratto però il freddo della pistola sulla sua tempia fece sì che timidamente aprì le labbra facendo adagiare quel cazzo moscio nella sua bocca. Il meccanico iniziò a muoversi ma lei niente aveva la bocca aperta ed un cazzo dentro, ma niente. Allora non hai capito esclamò Mazza da baseball devi succhiare e diede qualche piccolo colpo in testa con la pistola. Ormai non c�era niente ...
    ... più da fare. Presa dalla paura iniziò a succhiare quel cazzo. Valentina era una gran succhia cazzi, però l�aveva fatto solo con il marito adesso ritrovarsi un cazzo di uno sconosciuto in bocca e per di più male odorante non era certo cosa piacevole. Man mano che succhiava quel cazzo prendeva vigore. Mazza da baseball le tolse la pistola dalla testa ed iniziò a toccarle le tette. Valentina era una bella donna, meno di quarant�anni, alta poco meno di 1,70, capelli lunghi neri, una quarta di seno, rifatto, e delle belle gambe adornate da un culetto non molto grande ma rassodato da anni di palestra. Il meccanico le sfilò il cazzo da bocca, la fece alzare e le ordinò di spogliarsi. Indossava una tuta da casa e sotto una t-shirt bianca. Ho detto tutto, non basta rimanere in mutande e magliettina. Le sue grandi tette facevano pressione sotto la t-shirt ma appena la tolse, scoppiò un ol&egrave generale. Liberatasi anche dell�intimo anonimo che indossava le fu comandato di inginocchiarsi. Le si avvicinarono il meccanico che già aveva il cazzo duro e gli altri due che nonostante non avessero partecipato attivamente alla contrattazione volevano la loro parte e si vedeva. Si presentarono entrambe con il cazzo quasi duro e continuavano a smanettarselo. Uno di loro lo appoggiò vicino le labbra e spingendolo quasi a forza le fece socchiudere la bocca, ed entro dentro. Questo almeno era pulito ed aveva il cazzo più grande di quello di prima. Ormai era lì conveniva collaborare, così prima ...
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