Dea nila… (seduzione e pensiero 1…) - Racconti Erotici

Dea nila… (seduzione e pensiero 1…)

“La prima volta che mi hai confessato, a cena sul mare, che avevi un’idea della sessualità curiosa e molto spinta, ho avuto un brivido. Era la conferma che tu fossi la donna della mia vita e non solo per la tua strepitosa bellezza, per il tuo charme, per le tue movenze feline, per la tua capacità di essere simpatica e intelligente senza prenderti esageratamente sul serio… Il fatto era che nessuna poteva essere perfetta come lo eri tu!

Era la nostra prima vacanza in Sardegna e non immaginavo di poter sognare niente di nemmeno immaginabile, senza perdere la mia natura di uomo, forte, autonomo, pieno di passioni e interessi. Insomma senza rinunciare ad essere me stesso!”

Nila lesse ancora una volta la lettera che suo marito Shaft le aveva scritto qualche anno prima.

La confessione definitiva di un amore senza confini e irripetibile.

Tutto il loro percorso era stato tracciato da quella prima vacanza insieme, dopo essersi conosciuti ad una cena di amici e piaciuti all’istante. E mai più lasciati.

Lei trovava incredibile quella sua non gelosia che in realtà era una forma d’amore più grande della gelosia.

E quando gli confesso di volere un altro uomo che fosse un compagno di giochi sessuali, per farlo davanti a lui, a suo marito, volendo essere sfacciata e tutto questo aveva trovato l’immediata approvazione del suo uomo, ci rimase quasi male. Si aspettava uno stop, una scenata. Invece no.

“E’ ciò che desideri? Per me va bene”.

Shaft era incredibilmente il ...

... suo uomo. La amava e desiderava, la godeva e faceva godere, la rendeva ricca e senza grandi limiti eppure ne desiderava la libertà...

… E per la prima volta Nila sorprese Shaft senza avvisarlo di nulla... Non c'era solo Spidey, l'amico bollente, l'amante "fisso" con Lei a casa quella sera…

“Amore vieni presto vero? Ho una sorpresona per te...” Quando Nila lo coinvolgeva in questo modo Shaft letteralmente impazziva di curiosità e desiderio. Lei sapeva come accenderlo, non solo nella trasgressione ma anche nella quotidianità. Era tenera, gioviale, amica e partner.

Per lui, ogni giorno, vederla entrare in camera da letto era di per sé uno spettacolo unico, diverso, irripetibile. I suoi occhi erano pieni di Nila.

"Piacere sono Carmen". Sudamericana, pelle di seta, leggermente mora.

Sinuosa sin dalla voce. Shaft pensò di essere in un sogno e che in fondo non poteva non essere che così con Lei, la sua preziosa Dea Nila.

Capì subito che al solito la divina Nila non poteva essere prevedibile e che l’aver sempre detto di non desiderare corpi femminili era si vero, ma superabile come ogni suo desiderio di scoprire la vita la conduceva a fare.

“Voglio essere io la regina della scena. Il mio essere femmina si deve specchiare nel maschio. Non voglio confusione: io sono la tua protagonista e la padrona della stanza quando una porta si chiude dietro di noi...”

Era così che aveva detto no quando, in una baita di montagna, in una serata fredda davanti al camino bollente, ...