1. L'ostaggio ( CAP 4 )


    Data: 19/12/2017, Categorie: Lesbo Autore: Pensonato, Fonte: EroticiRacconti

    ... forzava il buchetto, anche lì cominciò con un dito, poi due, poi tre, poi quattro ed infine tutta la mano. Sara si inarcò e cominciò addirittura lei a spingere per facilitare il suo ingresso. Gemeva di piacere, avrebbe voluto che qualcuno le strizzasse il seno per raggiungere la beatitudine assoluta. Alla fine il suo aguzzino sembrò desistere da queste manovre, si calò i calzoni e la possedette con impeto fino a riempirle la figa di sborra. Non capiva come tutto quel dolore che le infliggeva potesse darle invece tanto piacere. Mentre pensava come procurarle altro dolore, fuori si sentirono dei colpi di arma da fuoco, entrò una delle guardie spaventata e gli urlò qualcosa che Sara non capì. Mohamed la sciolse se la caricò sulle spalle, come un sacco di patate ed attraverso una porticina dissimulata dietro la rastrelliera delle fruste imboccarono uno stretto corridoio che li portò dalla parte opposta a dove era in corso l'attacco. Salirono su una jeep e si diressero verso il deserto. Mohamed guidò tutta la notte, alle prime luci dell'alba all'orizzonte comparve un oasi con delle grandi tende montate intorno ad uno specchio d'acqua di un azzurro bellissimo. Le fece indossare un velo, controllò che le cinghie con cui la aveva legata al sedile fossero ancora in tensione scese e scomparve dentro una delle tende: intanto intorno alla Jeep si erano radunate alcune donne velate con dei bimbi dagli occhi vivaci e qualche uomo che la guardavano con curiosità:” Vi prego liberatemi, sono ...
    ... di medici senza frontiere e sono prigioniera di questo assassino!! Liberatemi vi ricompenserò!!!” Ma nessuno sembrava capire quello che diceva sia parlasse in italiano o in inglese. In quel momento Mohamed uscì, allontanò in malo modo l'assembramento la sciolse e la trascinò dentro la tenda: era ancora più grande di quanto si poteva intuire da fuori, a terra una serie di tappeti multicolori, con tavolinetti bassi intarsiati, venne portata di fronte ad un personaggio uscito da qualche favola delle mille e una notte:accovacciato su una montagnola di tappeti c'era un uomo completamente vestito di nero dal turbante alle scarpe, circondato da donne velate che gli offrivano tazze di una bevanda fumante: Mohamed le strappò di dosso il velo e la lasciò completamente nuda:”Certo è un poco sciupata, ma io non fra i miei donne che potessero prendersi cura di lei, ma guarda mio signore il bel cespuglietto che le spunta fra le gambe; di questo colore, sono sicuro, non l'hai mai visto” L'uomo fece un gesto per dire di farla girare e Sara mostrò il suo lato B, purtroppo segnato dai colpi del suo carceriere. L'uomo e le donne emisero suoni di disapprovazione e Mohamed cercò di giustificarsi:” La cagna è ribelle, ho dovuto usare le maniere forti per domarla, ma sicuramente con le cure delle tue mogli ritornerà in piena forma”. L'uomo nero si avvicinò all'orecchio di una delle donne, che poi si alzò, ricoprì Sara, la prese per mano e la condusse in un'altra tenda. Di lì a poco sentì la Jeep di ...