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Una Storia per Davvero Banale (3)
Data: 30/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
... scivolare dentro, le lascio andare mentre mordo attraverso la maglietta un suo seno. Siamo uno difronte all’altro ma mentre spingo sul suo sesso, il suo corpo scivola verso l’alto , e io scendo sempre di più per poter spingere con più forza. Lei nel silenzio più assoluto ondeggia sulla mia mano e io inizio a muovere il pollice sul suo clitoride mentre indice e medio sprofondavano dentro di lei. Sento il suo respiro che inizia a rompersi con costanza. Continuo con gli stessi movimenti imperterrito ancora e ancora. Avvicino la mia altra mano al suo ventre e spingo per assecondare i movimenti del suo corpo alla mia altra mano, che affonda ancora di più. Il suo corpo tutto inizia a tremare e il suo bacino si arresta all’istante. Afferra con entrambe le mani il mio braccio e stringe. Le sue labbra tremano, rapidissime sussurrando. “fermo, fermo, fermo,” Resto immobile mentre il suo corpo vibra sulla mia mano. Avvicino il volto al suo ventre e poggio le labbra per poter sentire il suo corpo godere. Lei si attorciglia intorno alla mia testa aspettando che l’orgasmo scemi. Io resto ...
... immobile con la mano dentro di lei contento di sentire anche la più piccola contrazione. Lei infine afferra i miei capelli e tira per poter raggiungere ancora la mia bocca. Le sue labbra inspirano sulle mie. “buonanotte Tim” E con un inudibile sospiro spinge via il suo corpo, facendo scivolare fuori da lei le mie dita. Sento la mia mano nuda e mi oppongo al suo movimento costringendo le sue labbra ancora qualche istante sulle mie. Ma infine si stacca e io non riesco a dire altro che: “Buona notte Elena” Il suo corpo si allontana e nel buio non sono più in grado di distinguere il suo viso... non riesco a capire se i suoi occhi sono ancora aperti. Ma la sua mano è ancora ancorata alla mia e più volte penso di avvicinarmi a lei. Ma quando sto per strisciare avanti…Vanessa si muove… nel sonno. Sento la risata soffocata di Elena. Ma il momento è passato. Restiamo sdraiati con sessanta centimetri fra i nostri corpi. Il solo contatto,le nostre mani. Io inizio a giocare con le sue dita mentre lentamente sento la cadenza del suo respiro regolarizzarsi. Non so davvero dire chi si addormentò prima.