Samanta continua 4
Data: 19/12/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Corvo Nero
Alberto si abbassa davanti a lei e la osserva. Averla così nuda, esposta e disponibile davanti a lui è qualcosa a cui non avrebbe mai creduto possibile. Nella sua testa già vorticavano mille idee su cosa fare di quella ragazza, di quali piacevoli torture infliggerle e, ancor più eccitante, in quali modi umiliarla. Perché se c'era una cosa che Alberto aveva capito era che più Sam veniva umiliata più lei si eccitava e godeva.Allungò una mano e le afferrò un seno dal basso verso l'alto. La ragazza rimase immobile.� Sei mia.�Non era una domanda, ma un'affermazione. Sam ebbe paura di quelle due parole, ma al tempo stesso sentì un brivido attraversarle la schiena. Ma non disse nulla.� Ti darò delle regole. Degli ordini. Che dovrai rispettare rigorosamente.�� Sì padrone, lo farò.�La mano le strinse il seno, facendole male. Sam si lasciò scappare una smorfia di dolore, ma non si mosse.� E più ti dimostr� E più sarai brava e obbediente più io ti metterò regole e ti umilierò.�� Sì padrone.�Alberto strinse. Sam sentì le unghie piantarsi nella carne. Faceva male. Ma era così eccitante.� Padrone� così� fa male��� Tu pensi che non ti farò male?�Alberto strinse. Sam si lasciò sfuggire un gemito. Il dolore stava aumentando. Le venne da muoversi, ma come ci provò, Alberto la richiamò all'ordine.� Se ti muovi penserò che vuoi sottrarti ai miei ordini.�Sam alzò gli occhi su Alberto. Che strada stava imboccando? Deglutì a fatica.� Padrone��� Dimmi schiava.�� Io pensavo che non mi avrebbe ...
... fatto male.�Alberto strinse ancora. Sam urlò.� La prego� così no��Alberto la stava fissando con gli occhi pieni di quella luce che aveva quando l'umiliava.� Adesso porterò la mano tra le tue cosce e voglio trovarti bagnata.�Cosa avrebbe potuto fare Sam se non raddrizzare ancora di più e allargare le cosce? Senza tanti complimenti allungò la mano e, con un dito, scivolò tra le labbra del suo sesso. Nessuno dei due si stupì nel trovarlo bagnato.� Molto bene. Ora vedremo se sei davvero obbediente.�Sam non sapeva cosa Alberto avesse in mente e forse anche questo contribuiva alla sua eccitazione. Certo, la cosa le faceva anche paura, ma non faceva parte del gioco? Il suo padrone si alzò e si mise davanti a lei.� A me piace quando godi. Sei molto sensuale e provocando quando ti agiti in cerca del piacere, quando spingi il bacino cercando l'orgasmo e la tua figa si apre cercando di farsi riempire.�Samanta si sentì morire di vergogna ma, al tempo stesso, apprezzò quegli strani complimenti.� Grazie padrone.�� Per tanto la riempiremo in ogni modo che mi verrà in mente. Che siano oggetti o cazzi tu aprirai le gambe.�Sam ebbe un sussulto.� Ca� cazzi?�� Sì, cazzi. Non ti piace il cazzo, schiava?�Vergogna. Vergogna da morire.� Sì� padrone.�� Sì cosa?�� Sì� mi piace� mi piace il cazzo padrone.�Alberto sorrise contento.� Non avevo dubbi. Quindi non te lo farò mai mancare. E de non potrò esserci io, ne avrai altri.�Sam si sentì morire. In che guaio si stava cacciando?� Io� pensavo��Alberto ...