1. Dall'Osteopata


    Data: 02/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Vampir 2, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo dieci giorni di dolori allucinanti causati dalla sciatalgia appena passato il dolore presi appuntamento dal mio Osteopata di fiducia. Claudio, il suo nome, lo conosco da molto tempo, sui 40 alto circa 1,90mt. fisico palestrato, da sempre un grande sportivo. Da tanti almeno una volta all’anno prendevo appuntamento con lui per la solita seduta di osteopatia. Io sono Elena, una donna di trent’anni, alta 1,65 con occhi da cerbiatta, denti bianchissimi, terza di seno e culetto a mandolino, non sono una di quelle che si notano subito, però nonostante questo ho sempre avuto tanti corteggiatori, almeno fino al giorno del mio matrimonio con quello stronzo di mio marito. Stronzo, perché sistematicamente mi tradisce, e nonostante io lo sappia , continuo ad amarlo alla follia. Il giorno della visita dall’osteopata indossai della lingerie abbastanza casta, niente pizzi e perizoma per non sembrare volgare e fuori luogo. Arrivata e sbrigati i convenevoli di rito, Claudio mi fece spogliare fino a rimanere in mutandine e reggiseno, per poi invitarmi a sdraiare sul lettino professionale. Una volta sdraiata, le sue mani robuste iniziarono a lavorare e sapevano cosa fare; facendo leva ora sulle spalle, ora sui miei glutei, cercava di mandare in trazione le vertebre in modo da liberare il nervo sciatico e non essendo la prima volta riuscivo a facilitare il suo lavoro non opponendo nessuna resistenza. Non sentivo dolore ma solo sollievo. Non pensavo certo di essere mezza nuda tra le mani di ...
    ... un uomo così attraente. Lui continuava silenziosamente e sapientemente il suo lavoro, ora mi tirava nel senso dell’altezza, ora mi comprimeva le ginocchia sul petto, insomma era un continuo stretching su tutto il corpo ma focalizzato alla fascia lombare. La sua professionalità non discutibile mi portò ben presto a dimenticarmi che ce l’avevo praticamente addosso. In alcune posizioni doveva mettermi le mani tra le cosce per alzarle o per tirarle, tanto che riuscivo a sentire le sue dita sfiorarmi la vagina. Oppure quando premeva sulla fascia lombare, con i pollici mi separava le natiche come se fossero un ‘albicocca. ( chiaramente con le mutande). Quella seduta così intensa iniziò a parmi strana, ma forse era soltanto la mia impressione, senonché tra un cambio di posizione ed un altro, me lo ritrovai con il cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca, tanto vicino da sentirne l’odore. Una vampata di caldo invase tutto il mio corpo dalla testa ai piedi, sentii il mio viso farsi incandescente. Lui non sembrò accorgersi del mio turbamento e continuava a sfiorarmi con le sue mani in ogni parte del corpo così tanto che non riusciva più a trattenere l’enorme erezione che aveva sotto la tuta. A quella vista chiusi gli occhi, ma non riuscii a trattenere il mio liquido che nel frattempo mi stava lubrificando la vagina. Speravo soltanto che non si bagnassero le mutandine a dimostrazione del mio stato di eccitazione. Cosa che forse riuscii a nascondere per poco, perché con le sue mani che ...
«1234»