1. Dall'Osteopata


    Data: 02/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Vampir 2, Fonte: EroticiRacconti

    ... continuavano a sfiorarmi, le mie parti intime erano diventate un lago di umori. Claudio dovette accorgersene perché le sue mani più che quelle di un terapeuta ormai sembravano le mani di un massaggiatore a luci rosse, ora con maggior pressione ora con più delicatezza operavano sempre intorno alla mia fica ed al mio culetto. Se mai non lo fossi stata, ora ero più che mai nelle sue mani. Le quali quando scendevano si insinuavano tra la mia pelle e le mutandine, risalivano fino a massaggiarmi il collo e poi scendevano di nuovo fino ad accarezzarmi i peli del pube. Mi rimaneva sempre più difficile controllare il mio corpo ed il mio respiro e così senza che lui mi dicesse niente mi girai a pancia in giù. Lui sembrò apprezzare molto il mio gesto e le sue mani si concentravano sempre più sul mio sedere, le sue dita si infilavano sotto il leggero tessuto fino ad inumidirsi con il mio liquido, per risalire dolcemente lungo la schiena, improvvisamente con un movimento esperto sganciarono il reggiseno per continuare ad accarezzarmi senza nessun ostacolo. Ormai gli lasciavo fare tutto in attesa soltanto di essere scopata. Spudoratamente allungai la mano per cercare il suo pacco, lo trovai ed era durissimo ma ancora dentro la tuta. Claudio a quel tocco avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò: Aspettami un minuto. Nell’attesa lasciai scivolare il reggiseno rimanendo però in mutande perché volevo che me le togliesse lui con le sue mani caldissime. Lo sentii arrivarmi alle spalle, ed ...
    ... a sorpresa mi passò una sciarpa intorno al viso e mi bendò gli occhi baciandomi sul collo. Con quella fascia sugli occhi mi lasciai andare ancora di più. Percorse tutta la mia schiena a piccoli baci, fino a fermarsi alla fascia lombare che tanto mi aveva fatto soffrire in quei giorni, dove si soffermò a lungo quasi a ringraziarla per quell’incontro e per farmi aumentare l’eccitazione, poi lasciò scivolare le mani fino a sfilarmi le mutandine. Finalmente ero completamente nuda e per la prima volta tra le mani di un uomo diverso da mio marito per niente imbarazzata, anzi, aspettavo soltanto che mi aprisse le grandi labbra con la lingua per poi infilarmela nella vagina. Invece le separò con le dita e poi ci si tuffò con la lingua. Ero talmente bagnata che invece di essere lubrificata avevo bisogno di essere asciugata... Claudio sapeva il fatto suo perché mentre mi leccava le piccole labbra e mi stimolava il clitoride, con un dito mi massaggiava il foro del sedere ma senza essere invadente. Quando iniziai a gemere, tolse le sue attenzioni dal mio posteriore e mi si presentò davanti, portato il livello del lettino all’altezza giusta mise a contatto il suo membro eretto con le mie labbra. Alzai la testa e lo abbracciai con le mani come si fa con un calice di vino rosso, lo toccavo quasi a prenderne le misure per poi portarlo alla bocca ed iniziare a leccarlo e succhiarlo. Non avevo bisogno di fare un granché per far godere un uomo con la bocca, ho un mio metodo, lo massaggio piano ...