1. Mrs. Robinson


    Data: 19/12/2017, Categorie: Sensazioni Etero Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    Un ragazzo che avrà più o meno venticinque anni, il suo carrello e i lunghi corridoi di un supermercato qualsiasi. Uno zainetto sulle spalle che contiene i libri dell’università. Lui spinge il carrello e ripete mentalmente la lista della spesa, come un mantra. Un’anima grigia che scivola fra le vetrine dei surgelati insieme a tante altre anime, ognuna per i fatti suoi, ognuna come fosse ipnotizzata dalla preghiera silenziosa dei prodotti in offerta speciale, finché.. ..finché qualcosa gli lampeggia davanti agli occhi come un’aura divina, lui si pianta proprio davanti al reparto dei sughi pronti e scosso da quella visione per un attimo sembra accendersi sfumando il grigio in un caravaggesco incarnato rosa latteo. Un’apparizione. Poi la luce si spegne. Ma.. cosa diavolo.. Lui si ridesta con la faccia di uno che ha appena preso uno schiaffone, si guarda intorno e non lo vede più, uno zoccolo di legno dal tacco alto e massiccio con una fascia verde che accoglie un piede abbronzato, levigato e affusolato, un alluce voluttuoso, parzialmente nascosto dalla fascia, fa da capofila alle piccole dita, delicate e regolari, laccate di un rosso acceso, il rosso giusto. Un’istantanea zeppa di preziosi dettagli. Scattata e registrata in meno di un secondo. Dimentica in un attimo la lista della spesa e si lancia alla ricerca di quella visione, con una frenesia cieca che gli rimbomba nel petto, poi la trova. Di spalle, al banco dei salumi, i talloni forti, issati sui tacchi, curvano ...
    ... l’arcata plantare in un tuffo da montagne russe. Lo sguardo risale come la luce pulsante di uno scanner: la pelle si increspa appena all’altezza del tendine prima di risalire lungo la caviglia sottile, carezzare il polpaccio pieno e liscio che si restringe poi nell’incavo del ginocchio. Un deserto dorato da attraversare, grande appena pochi centimetri quadrati. Almeno per lui, che di quel mondo è sempre stato un esploratore insaziabile. Quelle geometrie affascinanti che tracciano architetture golose nel pianeta dei piedi di donna. La ricerca continua di una sostanza stupefacente che si assume con gli occhi, spiare e scrutare le donne, solo dal ginocchio in giù. Un feticista? Che parola bizzarra è questa lui non l’ha mai trovata azzeccata, un cultore appassionato, un esteta, uno schiavo dell’anatomia meno blasonata, un povero disperato che a quella visione non sa mai dire no. Se qualcuno gli chiedesse ora a chi appartengono quei piedi non saprebbe davvero rispondere, probabilmente non gli interessa, va detto però, per dovere di cronaca che quei piedi così sensuali sostengono una donna di mezza età, forse 50 anni, dal fisico tonico, appena un po’ abbondante, accaldata e distratta dalla spesa, i capelli biondi, sollevati da un mollettone che svela un bel collo lungo, la maglia estiva, leggera, che cade su una gonna svolazzante e quelle scarpe, il vezzo femminile di mettere in evidenza le armi che si hanno a disposizione, nel suo caso appunto, i suoi bellissimi piedi. Lei ritira un ...
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