Mrs. Robinson
Data: 19/12/2017,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu
... cinque minuti almeno in cui sente qualche rumore incomprensibile arrivare dall’altra camera. Finché lei riappare, ancora più raggiante, «Vieni caro, bevi qualcosa, sei stato davvero gentile ad aiutarmi». La nuova stanza è un salotto avvolto dalla penombra delle persiane accostate, «Accomodati pure sul divano, ti verso subito da bere». Lui si lascia inghiottire dal divano e inizia a provare qualcosa, un fastidio, come una leggera nausea, cos’è che vuole questa signora da me? Lei armeggia con le bottiglie e il rumore degli zoccoli sulle piastrelle riaccende l’attenzione del suo ospite che suda e prova a schiarirsi la voce con un colpo di tosse di circostanza. «Prego tesoro, è vodka, spero sia di tuo gradimento». Grazie, vorrebbe rispondere lui ma non ha più voce, spenta dalle fiamme del suo imbarazzo. Vodka alle undici di mattina, ne beve appena un sorso, ed è pure calda! È una situazione così assurda che si fa pure fatica a descriverla, ogni angolo di quella casa claustrofobica lo invita a fuggire al più presto da lì se non fosse che.. ..se non fosse che la signora ora si siede accanto a lui accavallando le gambe e lasciando sospeso un piede proprio davanti agli occhi del suo ospite col bicchiere fra le mani, lo zoccolo, per via della forza di gravità si distacca dalla pianta e piega verso il basso, lui guarda tutto e scorge sulla suola della calzatura una griffe brillante che registra con la solita dovizia: “Kiara”, poi ingolla un altro sorso di quella bevanda insopportabile. ...
... «Come stai caro? Ti senti bene?» Lei gli parla senza guardarlo in faccia, continua a fissare la libreria di fronte al divano come se fosse distratta da qualcos’altro. È in quel momento che la scarpa di legno precipita sul pavimento lasciando quel magnifico piede nudo e splendidamente esibito. «Queste scarpe sono belle ma mi fanno sempre molto male. A te piacciono?». Ma che succede in quella casa? E che razza di domanda è mai quella? Lui scola tutta la vodka mentre lei continua a fissare la libreria, «Te lo posso chiedere un ultimo favore tesoro? Poi ti lascio in pace promesso». Che ci crediate o no da quando ha messo piede lì dentro lui non ha pronunciato una parola, ha gli occhi spalancati mentre vede lei muovere le gambe, sfilare l’altra scarpa e poggiare delicatamente i piedi sulle gambe del suo ospite silenzioso. «Un massaggio, ne avrei proprio bisogno..» Calma. Aspetta. Ragiona. Un.. massaggio ai.. ai.. piedi? La signora lo guarda con due occhi felini e sospira di nuovo la sua richiesta d’aiuto: «Ne ho davvero tanto bisogno..» Le mani del ragazzo si muovono al rallentatore e quasi tremando afferrano gli oggetti di tutti i suoi desideri. Si potrebbe morire per una cosa del genere. Caldi, tesi e affusolati, leggermente sudati e lucidi. Un sogno. Lei sembra davvero divertita, «Ti piacciono?». Lui annuisce con la faccia da ebete e non riesce a staccare lo sguardo da quelle dita che si muovono davanti ai suoi occhi. Un piede si solleva piano e si distende, roteando, in tutta ...