1. La mia cagna nella casa di campagna (cap.finale)


    Data: 05/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: padr1

    ... ubbidire. Si inginocchiò e con fare sensuale sbottonò il pantalone del negro, lo sfilò insieme allo slip. Il negro non curava particolarmente l’igiene personale e, aggravato dalla sudore che ricopriva il suo corpo, emanava un forte odore di uomo e non di meno era il suo manganello nero e lucente sul quale risaltavano inequivocabilmente le secrezioni di umore che circondavano l’enorme glande rosastro. La cagna sembrò non curarsene e, dopo averlo lungamente annusato e strofinato sul viso, se lo infilò in bocca per metà, era talmente lungo che non poteva oltre. Cominciò a spompinarlo ed in breve tempo l’asta risultò lucente, ben umida e perfettamente pulita. Ebbe cura di leccare le palle, proprio come io le avevo ordinato. Dopo poco ci sistemammo nuovamente sul tavolo di legno. La feci stendere a pancia all’insù occupando il lato corto in modo che la cagna sporgesse con il capo da un lato del tavolo e l’altro le finisse proprio all’inizio del culo. In quella posizione cominciai a fotterle il culo mentre il negro la riempiva la bocca. Dopo un po’ ci cambiammo di posizione e nonostante il buco fosse ormai dilatato ed abituato ad ospitare centimetri di carne la cagna soffrì quando il negro la penetrò. Nonostante avesse usato tutta l’attenzione possibile la mia schiava non era abituata a membri di quelle dimensioni che, comunque riuscirono a farsi spazio nel suo sfintere. Il negro la inculò lentamente per farla abituare alla consistenza del palo di carne che lasciava entrare ad ...
    ... ogni botta per qualche centimetro in più. Dopo qualche minuto la cagna era completamente dilatata e non riceveva più il nero cazzo gridando di dolore ma bensì ansimando di piacere. Mi guardava in continuazione cercando di leggere nel mio sguardo l’approvazione per essersi concessa ad un estraneo per il solo fatto che io glielo avevo chiesto. Il negro non resistette a lungo un po’ per l’eccitazione che la situazione gli aveva creato ma anche e soprattutto perché non doveva vedere una fica o un buco di culo da tantissimo tempo. Mi accorsi che stava godendo dall’espressione di dolore che la troia assunse quando il ragazzo gli assestò gli ultimi colpi. La quantità di sperma che cacciò fù impressionante tanto che il culo presto si riempì gocciolando per terra. Il nero cacciò il cazzo che ancora schizzava ed indirizzò gli spruzzi restanti sul cazzo del mio schiavo che si stava masturbando. Lo sperma fu tanto da ricoprirgli la mano ed il sesso. Nel vedere quello spettacolo non resistetti più e gli infilai il cazzo tutto in gola, aiutato anche dalla posizione, e cominciai a venirgli in bocca. Il pomeriggio era stato tanto eccitante che anche la quantità del mio sperma era maggiore del solito e lei, come le avevo insegnato, ebbe cura di ingoiare tutto senza sprecarne neanche una goccia. Anche la mia cagna raggiunse l’orgasmo e venne nell’unico modo che le era concesso. Masturbandosi. Vidi gli schizzi finirgli sul ventre ed unirsi alla gelatina del negro mischiandosi in un unico nettare ...