Mia madre un estate al mare
Data: 06/02/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Marcello62, Fonte: EroticiRacconti
... esperienza e tenacia al seno. Salvatore iniziò quindi ad accarezzare la peluria della sua vulva, mentre continuavamo a pomiciare, quindi divaricate le grandi labbra iniziò a gingillarle il clitoride; mia madre iniziò a mugugnare come una cagna in calore, evidentemente stava iniziando a godere....... Salvatore: perchè non mi masturbi anche tu così lo facciamo insieme? Mia madre: volentieri. Detto questo gli tirò fuori il cazzo ed iniziò a segarlo..... mentre continuavamo a pomiciare, salvatore continuava a gingillarle il clitoride; mia madre iniziò a contorcersi evidentemente erano iniziate evidenti fitte di piacere miste ad una voglia crescente.... potete immaginare di cosa! Salvatore; adesso voglio leccarti lo sticchio! Mia madre: dai non farmi più aspettare, non resisto, accomodati! adesso sono la tua donna...... voglio sentire la tua calda lingua tra i miei genitali........dai leccamela, leccami la fica, fammi sentire troia.......... Avvicinò allora la sua bocca e tenendo ben divaricate le grandi labbra, iniziò a leccarle la vulva; vedevo la sua calda lingua nella vulva di mia madre e la sua testa tra le sue cosce divaricate; lei iniziò chiaramente a provare un piacere indescrivibile, accompagnato da un inevitabile ansimare; si ansimava come una cagna in calore! Lui le leccava e succhiava le piccole labbra in modo avido, per poi passare a leccarle abilmente e velocemente il clitoride che diventò turgido e grosso; la vulva si riempì di colata che lui si premurò di ...
... assaporare ed ingoiare. Mia madre: madonna, come lecchi la fica tu non me l'ha mai leccata nessuno....... si ancora, continua, madonna che bello! ho voglia di cazzo........, continua... leccamela ancora in questo modo meraviglioso.... A questo punto mia madre inizio ad accarezzargli il torace nudo ......... Mia madre: sei bravo, continua così........ ti desidero, ti voglio.......... Mia madre iniziò a baciargli il torace ed a leccarglielo con la lingua tutta di fuori; poi gli succhiò i capezzoli, mentre con la mano continuava a segarlo. Mia madre: mamma che uomo che sei, è enorme, questa è una proboscide.......ma a cosa ero abituata? Una verga lunga circa venticinque centimetri dura e venosa, sormontata da un grosso glande lucido e violaceo; sotto uno scroto enorme e pelosissimo. Salvatore allora la prese per la nuca e l’avvicinò a se e mia madre si trovò così a tu per tu con quell’enorme fallo incredibilmente turgido e paonazzo! Salvatore: allora vuoi il mio cazzo! prendilo, è a tua disposizione, pezzo di cagna e troia che non sei altro........ fammi vedere che sai fare, dai fai la pulla, adultera di merda........ Mia madre sorrise da vera zoccola, quindi lo afferrò e cominciò ad accarezzarlo: teneva quel bastone tra le mani ammirando quel grosso glande lucido e violaceo, caldo e pulsante, rigonfio di sangue; ne sentì il calore e l’odore intenso ed aromatico; se lo passo sul viso, tra i capelli e sulle orecchie; lo odorò ripetutamente quindi lo avvicinò alla bocca vogliosa e lo coprì ...