I primi venticinque anni
Data: 20/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: fiordinorma
IL MIO PAPA' IV CapitoloAvevo preso la maturità con un ottimo voto, ero contenta e i miei mi regalarono un viaggio a Parigi. Un mese prima mi ero ammalata, e dovetti fare delle punture, chi meglio di mio padre, che già le faceva alla mamma da un bel po.! Alla terza punturina, mamma stava fuori casa, mio padre mi avvisò che dovevo farla, gli risposi preparala sono quì nella mia stanza. Non sò che mi passò per la mente, ma senza ragionare, mi tolsi il pantalone del pigiama e la mutandina, rimanendo solo con la camicia da notte cortissima, mi misi sotto le lenzuola e aspettai. Mio padre entrò nella stanza con la siringa in mano, e l'ovatta imbevuta d'alcool, scostai il lenzuolo mostrando le cosce fino all'inguine, lui scosse la testa, io mi girai offrendogli il culetto completamente nudo e assunsi la posizione. Non farmi male, papino..., stai calma mi sussurrò, tastò la natica e mi infilò con l'ago, io che avevo paura delle iniezioni, me la feci fare senza frignare e godendone un po. Mi sfilò l'ago e massaggiò la natica, io con voce appositamente piagnucolosa gli chiesi: ho un bruciorino lì..., puoi vedere se c'ho qualcosa? Il papà preoccupato, disse: dove? Nel culetto.., risposi senza guardarlo, lui che già aveva la mano sulla natica scostò e mi vide da vicino il buchino del culo, chiuso a riccio nonostante i tanti cazzi che aveva preso. Non vedo niente, tutto normale, insistetti, forse dentro.., c'è qualcosa..! Ehh..., ma dentro non riesco a vedere niente, mica posso ...
... metterci il dito, esclamò seriamente! Però mi brucia.., che devo fare.? Mi voleva troppo bene, si intenerì e disse: mettiti accovacciata! Non me lo feci ripetere due volte, mi misi inginocchiata, con le mani poggiate sul letto, e le natiche si dischiusero da sole, di sicuro mi vedeva pure lo spacco e la fessura della passerina. Il sant'uomo finalmente mi toccò il buchino e con il dito mignolo cercò la penetrazione senza farmi male, lo sfintere si allargò e mezzo dito mi entrò dentro, al che sia l'ano che le labbra della fica si misero a pulsare premendo sul dito, lui mi fece una roteazione completa e subito me lo tolse. Imbarazzatissimo, con voce roca disse: non ho notato e sentito niente! Allora mi girai tenendo le cosce aperte, mostrandogli a pochi centimetri dai suoi occhi la fica giovane, fresca, profumata e sopratutto aperta, adornata dai peli scuri e curati del pube. I miei occhi istintivamente si posarono sul gonfiore inguinale, molto vistoso del pigiama, lui imbambolato mi guardava tra le cosce, e io sfacciata gli misi la mano sul pacco, stringendo dal pigiama, il cazzo in erezione. Attimi di smarrimento per lui, dolce carezza sul malloppo per me, furtiva, gli misi la mano dentro palpando quel pezzo di carne caldissimo e duro, gli abbassai il pigiama e lo slip, liberando il più bel cazzo del mondo. Lo presi in bocca, ingorda massaggiandolo con le labbra e la lingua e beandomi di tutta quella grazia di Dio, lui stordito non reagiva, non se l'aspettava, colto di sorpresa non ...