1. Coppie Incrociate


    Data: 09/02/2021, Categorie: Lesbo Autore: Patrizia V.

    Approfittiamo della frizzante giornata di sole invernale, piuttosto rara per quelle parti, per fare un po’ le turiste. Siamo in Olanda, quindi si va in bicicletta, anche se fa un freddo cane… Le olandesi fuori di testa ci fanno pedalare dieci chilometri a ovest fino all’Hoek van Holland, lo “Zoccolo dell’Olanda” dove il Reno si butta nel Mare del Nord: lì mangiamo un boccone rifocillandoci in un ristorantino vicino alla spiaggia, poi seguiamo l’arenile per altri dieci chilometri fino alla spiaggia di Scheweningen: credeteci o no, lì ci sono stabilimenti balneari uguali ai nostri… Peccato che si gela e il mare fa abbastanza schifo. Ma se ci si accontenta… Sì, vediamo anche un pazzo che fa il bagno! Il mare fa schifo (sono veneta, so cosa sia un mare come si deve), però la città alle sue spalle è graziosissima: siamo a L’Aja, che chissà perché gli olandesi chiamano Den Haag; forse per lo stesso motivo per cui si ostinano a definire Venezia “L’Amsterdam del Sud”… Roba da dichiarazione di guerra. Soprattutto per il “Sud”, naturalmente! L’Olanda è piccolissima: dal centro dell’Aja a casa di Astrid ci sono solo sei chilometri: siamo a casa prima di sera. La padrona di casa è più stanca di noi: praticamente ha pedalato in piedi tutto il tempo, poverina. Dice che gli olandesi fanno così, ma io mi sento un pochino in colpa lo stesso. Eva è fresca come una rosa: continua a farmi l’occhiolino e a provocarmi: sa che adesso tocca a lei, ora che mi ha fatto assaggiare la zietta. Ha alzato ...
    ... il riscaldamento, così possiamo evitare felpe e leggings: siamo tutte e quattro in maglietta e mutandine, rilassate e informali come più non si potrebbe… E questa volta per cena niente aringhe! Una bella zuppa di pomodoro bollente, e poi pane e formaggio olandese da tagliare con lo speciale coltello a lama piatta… Viva il colesterolo, ma ne vale la pena. Eva continua a provocare… Ha bisogno di una lezione. Mi faccio tutta carina e premurosa con Astrid: le faccio un po’ di coccole, le massaggio il fondoschiena sul divano… E poi all’improvviso suggerisco di andare a dormire presto, visto che siamo tutte un po’ stanche (tranne Eva, ma paccio finta di non accorgermene). La padrona di casa s’illumina tutta: io faccio un cenno d’intesa a Giulia, ben contenta di passare di nuovo la notte con Eva, e noi due “grandi” ci rifugiamo nel lettone di Astrid prima che Eva abbia avuto il tempo di dire “Boh”. Ben le sta: così impara a trascurarmi e a preferirmi la Giulia! Questa volta mi comporto meglio: niente strapon e niente anal. La povera Astrid è ancora dolorante dopo la strapazzata della notte prima, e non sarebbe carino sfondarla di nuovo a colpi di strapon. Questa volta, invece di possederla, la vizio un po’: la macio, la accarezzo, la stringo e la massaggio, poi la faccio girare e invece di sodomizzarla le lecco il buchino ancora infiammato per oltre venti minuti, dimostrandole che tengo a lei. Solo quando è tutta illanguidita torno a lavorarle le tette, succhiandole a dovere mentre ...
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