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Il prete ii - parte 1
Data: 10/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied
“Pensaci, rifletti con calma. Se vuoi, sai come contattarmi”… era finito così l’incontro in cui il prete mi aveva sodomizzato insieme al dottore, proponendomi di incontrarlo nuovamente: dopo aver riflettuto per un paio di mesi, una mattina decido di andare a trovarlo in parrocchia. Entro negli uffici di segreteria e lo vedo seduto alla scrivania attraverso la vetrata: busso alla porta rimanendo sull’uscio… Lui alza lo sguardo e resta abbastanza sorpreso nel vedermi. “Ohhh… ma che sorpresa! Non mi aspettavo più di rivederti…” – “Buongiorno” rispondo entrando… “Accomodati pure” mi esorta, così mi siedo davanti alla scrivania. “Immagino tu abbia riflettuto, o non saresti qui dopo il nostro incontro a sorpresa…” – “Si, ho riflettuto… Sono qui, cosa vorresti fare, dimmi…” Sono un po’ a disagio, soprattutto per il luogo dove mi trovo, ma cerco di mantenere una parvenza di sicurezza; lui sorride soddisfatto e mi fissa negli occhi, restando in silenzio per qualche istante, poi si alza dalla sedia e mi invita a seguirlo: “Vieni, andiamo a parlare in un posto più tranquillo”. Usciamo dalla segreteria e lo seguo lungo il corridoio… Arriviamo nell’area dove ci sono delle aule, credo utilizzate per il catechismo, lui ne apre una ed entriamo. Si richiude la porta a chiave dietro e mi invita a sedermi: ci sono diverse sedie, anche se la stanza non è molto grande; mi siedo e lui prende posto di fronte a me. “Qui possiamo parlare in tranquillità, al riparo da occhi e orecchie ...
... indiscrete… Allora, mi chiedi cosa vorrei fare… Tu cosa ti aspetti?” – “Non lo so, come vorresti organizzare questo tipo di incontri? Vorresti farli qui?” – “Farli qui non sarebbe un problema, ci sono stanze riservate e comunque nella cripta al piano interrato, utilizzata come magazzino, c’è una stanza che prima era del custode che ora è inutilizzata. Lì c’è un letto, un tavolo, un divano e poi, siccome veniva usata per le prove musicali, è anche insonorizzata…” – “L’hai per caso già usata in passato?” – “Si, qualche volta… parecchio tempo fa” – “Quindi le tue voglie le porti avanti da tempo” – “Anche tu mi sembra… la cosa ti scandalizza?” – “Come già ti avevo detto, mi lascia sorpreso… sei un sacerdote” – “Si, ne abbiamo già discusso… ma sai come la penso e credo che comunque la cosa ti interessi, se sei venuto qui, no?” – “Si, potrebbe… ma puoi garantire che la cosa non venga all’orecchio di qualcuno qui dentro?” – “Puoi stare tranquillo, se così non fosse non rischierei”. Resto interdetto dalle risposte, ma la cosa si fa intrigante: “Sei attrezzato?” chiedo… “Ho quello che serve, ma se la cosa prende una piega interessante potrei anche ampliare l’attrezzatura, dipende da te…” – “Ampliare l’attrezzatura?” – “Certo… ho molta corda, catene, vari giocattoli… ma mi piacerebbe anche torturarti con elettrostimolazione, oppure appenderti per i piedi, chiuderti in una gabbia o in una cassa. Questa attrezzatura dovrei reperirla, ma non sarebbe un problema e poi le chiavi di quella ...