1. Banished


    Data: 20/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Hardcore, Autore: LidiaSissy, Fonte: xHamster

    ... sempre mostrato interesse verso di lui, lui aveva lentamente ceduto ed aveva diminuito il distacco, mostrandosi sempre più amichevole nei confronti di lei. Lei non capiva perché lui andasse ogni due settimane nel suo piccolo studio estetico, a darle quasi cento euro a seduta, per farsi dolorosamente strappare qualche pelo. Poi lui cominciò a chiederle consigli, e lei arrivò a proporgli un trattamento a luce pulsata, che lui provò e rimase entusiasta. E una sera, una piovosa sera di un freddo gennaio, mentre lei gli stava trattando il petto, lei stappò una bottiglietta di crema fluida da passare su di lui dopo il trattamento. E due gocce di fluido finirono sulla faccia di lui, una su una guancia, una sul labbro superiore. Lei, istintivamente, allungò una mano e dolcemente pulì la goccia sulla guancia, poi passò l’indice sul labbro e dolcemente tolse la goccia. Si chinò su di lui, e lo baciò delicatamente. “Scusami…”, disse. “No, non scusarti. Sapevo che sarebbe successo, prima o poi”. “Mi sono innamorata di te”. Lui respirò profondamente, si alzò, mettendosi a sedere sul lettino, guardandola dalla testa ai piedi. Lui passava spesso davanti al suo studio di estetica. Aveva notato con piacere che lei indossava gonna e tacchi solo quando aveva un appuntamento con lui. Avevano parlato spesso di vestiti.. e lui le aveva detto che gli piaceva il modo in cui lei si vestiva. Ma ora.. era sicuro che lei lo facesse per lui. Ed ora era giunto il momento di dirle la verità. “Valentina… ...
    ... vedi… quello che sto per dirti potrebbe rovinare quello che c’è tra di noi. Ma devo dirtelo. Vedi… Io… non sono un uomo normale. A me piacciono i tacchi ma… mi piace portarli. In questa società retrograda io non posso essere quello che voglio ma… dentro di me vive una donna. Quando arrivo a casa, quando sono a casa, io mi trasformo in Lidia. E cerco di esserlo più che posso”. Sospirò, guardando Valentina negli occhi. Lei rispose. “Lo so. Lo avevo capito. Sei… troppo dolce per essere un uomo normale. Ma non ci posso fare niente… questo è quello che provo per te”. Lui si alzò. “Ho bisogno di farti vedere una cosa. Ma potrebbe non piacerti”. Valentina annuì, e lui lentamente si sfilò i boxer grigi. Rimase con un tanga di pizzo, sotto il quale si intravedeva il suo pene, chiuso in un dispositivo di castità. “Non lo uso da anni. Per i primi tempi, mi dava qualche fastidio. Ma ora non funziona proprio più”. Valentina era stranamente indifferente. “Avevo capito che ci fosse qualcosa così. Ma proprio… credi che non ci possa essere nulla, tra di noi?” chiese, mentre gli occhi le diventavano lucidi. “Valentina… se io non fossi così… probabilmente si. Ma a meno che dietro quegli occhi da cerbiatta smarrita non si nasconda una Mistress armata di frusta.. non so cosa dirti, Valentina”. Lei fece no con la testa. “Non sono il tipo. Ma quindi tu… niente?” “No Vale.. io sono alla costante ricerca di un Padrone. Andrebbe bene anche una Padrona, ma deve essere molto severa. Preferisco essere ...
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