Avventure di uno qualsiasi - fantasmi sulla A14 PT
Data: 14/02/2021,
Categorie:
Anale
Autore: inciu, Fonte: xHamster
... vissuto con la madre in francia da piccola, poi si trasferì prima a cagliari, poi a roma dove viveva. Amava i miei lavori, li conosceva tutti, persino quelli che mi ero scordato. Alla fine parlammo del più e del meno, avevo capito che lei era davvero una mia fans, come quella del parcheggio che vi ho detto poco fa. Senza che io dicessi nulla, mi disse dove potevo andare a cena e se avevo dei lavori in zona, se volevo lei poteva mostrarmi dei luoghi dove andare. Non potevo aspettare il giorno dopo e gli dissi che ero in cerca di posti dove la sera si veda un bel panorama, con un bel borgo, ma che sia piccolo e diroccato, mezzo abbandonato. Gli venne subito in mente Rocca Calascio, se volevo mi portava domani sera, io feci cinta di volerci andare subito piuttosto da solo, quindi si convinse a portarmi subito. Il tempo di prendere una macchina fotografica e una cam e partimmo.Arrivammo al tramonto, ci mettemmo un oretta, e vi erano molte auto quindi salimmo a piedi al borgo. Avevo già visto alcuni posti abbandonati dove, una volta conquistata, l’avrei portata per scoparla. Salimmo ancora fino alla rocca e mi misi a fare riprese e foto, fino a che il sole non calò.Eravamo ormai da soli in cima, la rocca era chiusa, mi sedetti fra alcuni muretti, una volta erano una casa o forse una camera da letto dove chissà quante scopate aveva vissuto. Claudia si avvicinò, il mio cazzo era già duro da tempo, ma quando lei mi era vicino, quasi mi faceva male. Si sedete vicino a me,e con una ...
... gamba si appoggiò a me, poi mise la testa sulla mia spalla, ed io la abbracciai e la baciai. Il bacio fu ricambiato, lungo, ci guardammo negli occhi e ancora baci, tanti baci. Scendemmo dalla rocca baciandoci spesso, arrivammo verso una casa aperta ed abbandonata, dentro vi era un piccolo caretto, fu lei la prima ad entrare, e senza neanche dire nulla si tolse tutti gli abiti con velocità, ed io con lei. Avevamo entrambi una voglia che sembrava regressa da sempre. Ci baciammo, poi lei si abbassò e inizio un pompino di quelli che non avevo mai sentito, stavo provando nuove sensazioni, non era importante che lei se lo mettesse infondo alla gola o lavorasse la cappella, era importante che fosse lei a farlo. “Prendimi” furono le uniche parole di quel momento, e così feci.La presi, ma lo feci lentamente, entrando piano, sentendo che la mia cappella la apriva e lei fremeva, cominciò il gioco, fra baci in bocca, sul collo, sentendo le sue unghie sulla mia pelle e io a mia volta la stringevo. Alla fine venni senza nemmeno accorgermene, e fu lo stesso momento che anche lei stava venendo.Fu bellissimo, la cosa migliore che mi fu capitata da tempo immemore. Non ci rivestimmo subito, restammo li dentro, fra la paglia e la terra, sentendo in lontananza solo un cane che abbaiava, restammo li ore. Lasciammo la casa diroccata, passeggiavamo fra le case vuote, solo un paio erano abitate, la locanda era già chiusa. Poi in auto tornammo a parlare e gli chiesi: ”Sei fidanzata?” “No, son single da ...