1. Avventure di uno qualsiasi - fantasmi sulla A14 PT


    Data: 14/02/2021, Categorie: Anale Autore: inciu, Fonte: xHamster

    ... lavoro, ad una rotonda vidi una ragazza stupenda. Un fisico slanciato, ancora di più da quei trampolini, perché quello sono e non scarpe, in un vestito nero, capelli lunghi neri e frangetta, occhiali per non farsi vedere bene in viso. Si chiamava Alexandra. La serata era stata grama, era inverno e il locale vuoto aveva fatto poco successo. Finimmo presto e andammo a casa. Alla rotonda non potei non guardarla, per la priam volta una di quell’ambiente me lo stava facendo rizzare. Andai a casa però, sul cancello però mi toccai e lo sentii davvero eretto. Vivo da solo e farmi una sega con i porno non ne avevo voglia, volevo sentire un po’ di carne. Decisi di andare. Arrivato accostai a lei col finestrino già abbassato e gli chiesi quanto, subito senza neppure dire ciao. La cosa buffa, è che ero agitatissimo, la voce era quasi stridula, sudavo e mi guardavo attorno nervosamente e pensavo, che figura di merda se mi riconoscono o se lei mi dice di no. Rispose: “ciao, trenta” mi venne la tachicardia, ma risposi “ok, andiamo” Andammo sul retro di una officina li vicino, fermai la macchina, presi il portafoglio dal suo posto e presi i soldi con le mani che tremavano, mi girai verso di lei. Era gia con la fichetta nuda, si tenne la maglia perché non voleva avere freddo, ma vidi che era restia a mostrare il seno. Era piccolo, ma con due bei capezzoli e le punte dure a solo contatto. Gli diedi e soldi, li mise nella borsa e subito si avvicino al mio cazzo. Ovviamente era già duro, ...
    ... lei mi segò velocemente e mi mise il preservativo. Mi fece appena un su e giù veloce con la bocca, poi mi disse: “scopami”Gli andai sopra, entrai in una fichetta che la trovai diversa da quello che mi aspettavo, non era larga, slabbrata come mi aspettavo, era giusta, normale, come quella di tante altre donne. Cominciai a sbattermela lentamente, ma in auto non ero comodo, quindi gli chiesi si poteva mettersi su lei, la risposta fu si. Mi venne sopra e cominciò da qualche movimento lento, per poi iniziare come una maratoneta del sesso, non si fermava, non faceva pause. La vedevo sopra di me, vedevo i suoi muscoli del bacino e del ventre che erano tesi, stava proprio dando il massimo per farmi venire il più presto possibile. Così fù, la sborra venne in un attimo, fu come una palla di cannone, non la sentii salire il tronco del cazzo, venne sparata fuori tutta in una volta. Mentre venivo diventai tutto teso e misi le mani sulle sue cosce spingendola verso di me per sentirmi sempre più dentro. Appena la lasciai, si tolse, prese delle salviette e si pulii, me ne diede un paio. Io mi tolsi il preservativo, mi ripulì velocemente e appena rivestito la riaccompagnai alla sua rotonda. Dopo averla fatta scendere ed essere tornato sulla via di casa mi calmai, ma incredibilmente il mio cazzo ne voleva ancora, e dovetti guardare un film di Silvia Saint per calmarlo.Anni dopo, nemmeno due, la rividi a ferrara, ancora in una rotonda, e per la seconda volta in vita mia mi fermai da una ...