1. Io e mia sorella pt.1: l'inizio


    Data: 14/02/2021, Categorie: Incesti Autore: BiografiaPersonale99

    ... gambe leggermente divaricate, abbastanza da far inarcare la parte bassa del ventre. Dalla mia posizione, e S. essendo in costume, potevo intravedere il suo boschetto peloso, che era anche ben curato. A quella visita, iniziai a far fatica a seguire il discorso che ancora procedeva come se nulla fosse. Il mio pacco si gonfiò ancor di più e a quel punto, feci caso che il suo respiro, come anche il mio d'altronde, era diventato più forte e profondo. Li capii che S. era consapevole quanto me, e ciò mi rese ancor più duro. Lei iniziò a strusciare il suo piede contro la mia gamba e in quel momento ero troppo eccitato. La cosa stava escalando molto rapidamente e solo all'idea, ne ero entusiasta e sempre più eccitato. Proprio quando quella magia stava accadendo, sentimmo mio padre arrivare a casa con la macchina. Non potete immaginare la mia disperazione in quel momento... Senza menzionare l'accaduto, mia sorella si alzò con la scusa di dover andare in bagno e io rosposi che dovevo andarci anche io. Lei mi fece un occhiolino e poi andammo in bagno (ci sono due bagni separati). Ero così preso dalla situazione che l'unico modo per far passare l'erezione era quello di farmi una sega. Doveva essere super veloce, per finire prima che mio padre finisse di portare la spesa in casa. Che peccato che fosse finita così... Da quell'episodio cambiò tutto. La cena fu abbastanza normale ma ci sorprendemmo a guardarci a vicenda, un paio di volte. Quella notte quasi non riuscii a dormire, pensando ...
    ... a quello che era accaduto il pomeriggio precedente. Il mattino dopo, a colazione, S. si sedette di fronte a me. Nel mentre che mio padre e la sua compagna parlavano, iniziai a sentire un piede che mi sfiorava la gamba, e che subito mi prese di sprovvisto. Poi, alzando lo sguardo verso, e vidi S. fare una smorfia, che poi si mutó in un sorrisetto malizioso. Mi lasciai prendere talmente tanto che.. "vero te?" Disse mio padre. Io mi ero completamente pietrificato. Non sapevo cosa rispondere e, in un momento di panico, quasi feci una figura di merda. Me la cavai dicendogli che pensavo alla partita di rugby della settimana dopo (per caso, quello di cui parlava anche lui). Nel mentre che conversavo con mio padre, mia sorella finì la colazione e andò in giardino. Fino a pranzo mio padre era sempre in mezzo alle scatole e non successe niente. Una volta a tavola, S. mi propose di guardare un film. Penso che fosse una scusa per poterci chiudere in camera e fare sapere agli altri che "guardavamo un film". Qualche ora più tardi, mi iniziai a dirigere in camera di S., al piano di aopra. La compagna di mio padre era uscita con delle sue amiche e mio padre dormire sul divano in salotto. Una volta salito, entrai in stanza e chiusi la porta a chiave. S. aveva preparato il laptop di fronte al letto. Ci sedemmo sul letto e fecimo partire il film. S. era seduta alla mia sinistra e si era appoggiata a me. Si era messa una gonnellina che le risaltava le sue gambe e aveva una magliettina tutta ...